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Ferrero: “Fiduciosi per Defrel. Cessione Samp? Stufo di questa tarantella”

Intervistato dai microfoni di Sky Sport all'uscita dell'hotel Me (presente anche l'agente Ramadani) Massimo Ferrero ha rilasciato dichiarazioni importanti a tutto tondo: dal mercato della Sampdoria al debutto in panchina di Di Francesco, senza mancare di parlare di una hot topic come le vicende sulla cessione societaria.

"Stiamo trattando Defrel e altri due tre profili", le parole del presidente della Samp. "Defrel ci dà domani l'ok, è un grande giocatore e ha tante richieste, aspettiamo l'esito. Fiducioso? Bisogna esserlo sempre, se torna è perché è già stato da noi e sa come si sta alla Sampdoria, però poi quando Ferrero chiama un giocatore si svegliano tutti. Siamo più che fiduciosi". Ma sugli altri giocatori seguiti, Ferrero non si sbottona. "Non posso rivelarli, altrimenti le società alzano il prezzo: stiamo prendendo un altro esterno e una punta. Ben Arfa e Kamano i profili giusti? No, non lo sono".


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Poi un commento sulla prima di Di Francesco contro la Lazio: "Era la prima partita, non bisogna fare clamore per una sconfitta contro la squadra più forte del campionato, perché la Lazio gioca con gli stessi da 5 anni", spiega il presidente. "Ai ragazzi non bisogna dare alibi, ma avendo cambiato modulo serve tempo per acquisire le novità tattiche di Di Francesco. Sono molto felice che Eusebio sia qui, dategli tempo e ne vedremo delle belle".

Ferrero parla quindi sulle vicende societarie che stanno coinvolgendo la Sampdoria oltre il campo: "Questa è la barzelletta dell’estate, io non so niente e voi parlate con qualcuno che vi da informazioni sbagliate", frena le voci riguardanti una possibile cessione del club. "C’è un comunicato? C'è un primo comunicato nel quale chiedo di venire fuori allo scoperto, nel secondo comunicato vogliono vedere i conti, ma il prezzo è quello (100 milioni di euro, ndr). Non l'ho mai alzato né abbassato".

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L'invito al nuovo gruppo acquirente è esplicito. "I tifosi si illudono che il grande Vialli possa fare chissà cosa: sono molto felice se dovesse prendere la squadra, ma deve dire ai suoi investitori che io ho chiesto una cifra adeguata e se mi danno un euro di meno la Samp non è in vendita. Situazione che mi infastidisce? È quello che vogliono gli avversari, mi fanno pressione e tutti dicono che Ferrero molla, ma Ferrero nemmeno barcolla".

Ma secondo il presidente, questa trattativa non ha influenzato il mercato blucerchiato. "Tanti procuratori e tante società ai quali chiedo di avere un occhio di riguardo ce l'hanno perché tutti mi vogliono bene, sono un presidente amato: ho vinto anche il premio di presidente più amato dagli italiani. Non vedo l'ora che finisca questa tarantella, così almeno qualcuno scopre le carte. Perché non andate a intervistare Vialli con il suo amico Zanetton? Forse capiremo la verità e poi me la venite a raccontare".


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