"Papà, quando torni a giocare posso venire con te all'allenamento?". Una voce innocente, gli occhi innamorati di papà e del suo lavoro. La tenerezza di un bambino e l'impegno ad andare avanti pur di farlo felice. La forza di Fernando Gago è tutta lì, nell'amore per Mateo e nell'obiettivo di non deluderlo. Intervistato da FoxSport Radio, l'ex centrocampista di Boca Juniors, Roma e Real Madrid ha svelato un retroscena che ha accompagnato il suo ultimo infortunio: "Quando mi sono fatto male nel Superclasico contro il River Plate, non ero sicuro di voler tornare a giocare. A mio figlio non avevo ancora detto nulla, lui già insisteva per venire con me al campo al momento del mio rientro. Quando gli ho detto che non sapevo se continuare o meno, mi ha detto che non era d'accordo..."
"Ho pianto tantissimo", ha raccontato Gago, che alla fine ha dato retta al piccolo Mateo ed è tornato a giocare nel Velez. Il capitolo infortuni, per El Pintita, non pare però essersi ancora concluso una volta per tutte. E Fernando non ne è sorpreso: "Sono quindici anni che soffro terribilmente di dolori al tendine d'Achille. Tutto è iniziato con un Liverpool-Real Madrid, mi feci male a quel punto e chiesi al dottore di farmi delle infiltrazioni per continuare a giocare. Oggi, a distanza di anni, sono consapevole che potrei infortunarmi anche camminando o scendendo dalla macchina. Ghiaccio e dolore per tutta la settimana, è sempre la stessa storia"
Quando scende in campo, però, tutto passa in secondo piano: "Metto gli scarpini due taglie più grandi, in maniera tale da affievolire il dolore. Preso dall'adrenalina del match, quasi non sento più niente. Eppure ve lo assicuro: dormo con il piede fuori dal letto e indosso le ciabatte quando sono in spiaggia perché altrimenti soffro davvero troppo...". Infortunato da quindici anni, in campo per Mateo e per le emozioni che solo il pallone sa regalare.