In casa Pecini si starà sicuramente festeggiando con una bottiglia di spumante. Il motivo? Riccardo e Aldo si sono accasati rispettivamente allo Spezia e al Modena a 24 ore di distanza.
Tale padre tale figlio
In trent’anni di carriera come osservatore Aldo Pecini ha lavorato con tantissime squadre in Italia e all’estero: Fiorentina, Bologna, Chievo, Lazio, Inter, Torino, Parma, Zenit, Manchester City, Juventus e Napoli. Una delle sue scoperte più importanti è stato Julio Cesar, portiere che ha fatto la storia dei nerazzurri. Oggi ha scelto la Serie C per ripartire, diventando il capo scouting del Modena, che potrà contare sulla esperienza per arricchire ancora di più il suo gruppo di lavoro.
"Mio papà è stato un pioniere di questo lavoro"
Riccardo, invece, ieri è diventato il nuovo Chief Football Operations Officer dello Spezia Calcio, dove coordinerà le strategie scouting per una dimensione sempre più internazionale del club ligure. Una passione per il calcio tramandata in famiglia: “Mio papà è stato un pioniere di questo lavoro. Lo seguivo sui campi di tutte le categorie. Mentre studiavo, ho avuto la fortuna di iniziare a collaborare con il Parma”. Da lì in poi tante squadre in Italia (tra cui Sampdoria, Milan ed Empoli) e all’estero (Tottenham e Monaco).
Anche il fratello Nicola non è da meno. Un po' più lontano dall’Italia, più precisamente in Russia, lavora come intermediario e consulente di mercato per lo Zenit San Pietroburgo. Insomma, se Riccardo in passato aveva definito papà Aldo come il “Mbappé degli osservatori”, noi possiamo definire la famiglia Pecini come i “Maldini dello scouting”.