Nel pomeriggio di sabato 30 novembre, è andato in scena il derby lombardo tra Como e Monza. Al termine della gara, valida per la 14ª giornata di Serie A e terminata 1-1, l'allenatore della squadra di casa Cesc Fabregas ha commentato la partita disputata dai suoi e la prova di alcuni singoli.
Como, Fabregas: "Non è il nostro momento"
L'allenatore del Como ha iniziato parlando della gara: "Oggi non avevamo tantissimo in panchina. Siamo in un momento un po' di diffilcolà dal punto di vista degli infortuni. Nel primo tempo siamo andati molto bene, nel secondo non abbaimo capito la partita. Dovevamo esssere noi a pressare loro e non viceversa. Poi il rigore, che è già il quinto della stagione, ha cambiato un po' la partita e ha dato loro fiducia. Non è il nostro momento, non è facile giocare con questa pressione. Io sono molto esigente e voglio continuare a giocare con la nostra identità. Non stiamo andando benissimo in fase difensiva ma si deve analizzare tutto e crescere piano piano su questa strada".
Per poi parlare dell'episodio che ha portato al pareggio del Monza: "Si deve fare un po' meglio la scelta negli ultimi 15-20 metri. Credetemi, ci stiamo lavorando tantissimo perché è una cosa che sta mancando. Ma alla fine è una questione di qualità, non è che i ragazzi non lo vogliono fare bene. Noi se abbiamo cinque occasioni facciamo un gol, dobbiamo fare di più".
In conclusione, l'allenatore spagnolo ha detto: "Un'altra cosa che dobbiamo migliorare è quando prendiamo i contropiedi, che con queste squadre sono sempre un pericolo, perché aspettano i tuoi errori per ripartire. Siamo una squadra aggressiva e che vuole giocare in avanti, ma per le squadre che giocano così il pericolo sono i contropiedi. Dobbiamo anche imparare a fare più falli, finalmente Iovine l'ha capito e ha preso un giallo alla fine per fermare un contropiede, ma siamo ancora troppo buoni, anche perché è una squadra giovane. Quando ti saltano la prima pressione però c'è da fare fallo, sono cose da capire piano piano".
Fabregas: "Cattiveria? Non ho ancora sfogliato il vocabolario per capire cosa significa"
L'allenatore del Como è poi intervenuto anche in conferenza stampa: "Se ci manca cattiveria? Non ho ancora sfogliato il vocabolario per capire cosa significa in italiano, finché non lo capirò non userò questa parola".
Infine, ha spiegato l'alternanza in porta tra Reina e Audero: "Cambio continuo tra i portieri? So che non è consueto, ma quando la partita richiede comprensione dell'uscita dal basso perché l'avversaria ti pressa alto, allora ne serve uno. Quando magari l'avversaria ti aspetta bassa, serve altro. Queste caratteristiche dell'avversario condizionano la scelta del terzino, perché non dovrebbero farlo col portiere? Reina si allena come un venticinquenne, con cattiveria (ride, ndr). Audero ha sbagliato? Sì, lo sanno tutti, ma ho molta fiducia in lui. Reina ci serve come leader, perché in questa squadra ancora manca la leadership dei più giovani".