Per la prima volta una tripletta di Haaland in Premier League è passata in secondo piano. Il motivo ha un nome e un cognome: Evan Ferguson. L’attaccante classe 2004 del Brighton ha rubato la scena nella quarta giornata, segnando una tripletta contro il Newcastle.
Tre gol da record per Ferguson, entrato nella ristretta cerchia di calciatori in grado di fare tre reti in una singola partita entro i 18 anni, insieme a Chris Bart-Williams, Robbie Fowler e Michael Owen. Il primo a riuscirci nel XXI secolo. Insomma, numeri che sanno di un predestinato, paragonato da bambino a...Marco Van Basten.
Il no a Chelsea e Liverpool
Irlandese classe 2004, Ferguson è approdato al Brighton nel 2021 dopo una breve ma significativa gavetta nel St. Kevin's Boys e successivamente ai Bohemians. Proprio con la maglia dei Bohs è salito alla ribalta, debuttando a soli 14 anni in una amichevole contro il Chelsea. Proprio i Blues si erano fatti avanti per Ferguson, così come il Liverpool. Evan, però, scelse il Brighton.
Ferguson ha avuto modo di “assaggiare” i campi di Premier League già nella passata stagione. Infatti, il 26 dicembre 2022 esordì contro il Southampton. Da quel giorno, il giovane attaccante è riuscito a collezionare ben 10 gol nel campionato inglese in appena 23 presenze. In Inghilterra, i giocatori che hanno segnato almeno 10 reti prima dei 19 anni sono appena 3: Owen (28 gol), Rooney (15 gol) e Jeffers (12 gol).
Il paragone con Van Basten
"Mi ricordava Van Basten dal punto di vista dello stile, perché non era solo una macchina da gol, era anche tatticamente maturo. Aveva tutto". Un'investitura importante nei confronti di Ferguson, fatta da Alan Matthews, allenatore ed ex giocatore irlandese, in un'intervista all'Irish Mirror. Fisicamente, infatti, l'attaccante irlandese (alto 184 cm) somiglia al cigno di Utrecht.
Senso della posizione, fiuto del gol, fisicità e sacrificio per la squadra. Sono queste le caratteristiche che hanno reso Ferguson l’attaccante titolare della formazione di De Zerbi. In questa stagione, Ferguson ha giocato 206 minuti in Premier League, segnando 4 reti in 4 presenze. Ciò che impressiona, però, è la precisione: 4 gol su 13 tiri in porta. Una volta su tre, dunque, l'irlandese va a segno.
“I grandi club possono comprare i nostri calciatori, ma non potranno mai comprare la nostra anima o il nostro spirito” aveva detto De Zerbi dopo l'addio di Caicedo in direzione Chelsea. Un'identità e uno spirito incarnati da Ferguson, l'emblema di come il Brighton sia sempre in grado di scovare (e crescere) nuovi talenti da far maturare all'ombra di Falmer Stadium.
A cura di Pietro Inferrera