Samuel Eto'o ha parlato alla presentazione dell'evento di beneficenza per sensibilizzare le nuove generazioni contro ogni forma di indiscriminazione, di cui è ambasciatore. L'evento si chiamerà Integration Heroes Match, si terrà il prossimo 23 maggio a San Siro e vedrà come protagonisti tante leggende del calcio, tra cui anche lui stesso: "Non so se sono pronto, sono un po' ciccione ma ci provo", ha commentato scherzando. "Ho portato non stelle mondiali ma persone che per me hanno portato qualcosa di più del semplice gioco. Compagni o avversari che sono stati esempi per me. Leo Messi? L'ho visto arrivare e crescere e per me è un ragazzo straordinario. Poi Pirlo, Totti...". La partita si giocherà a Milano: "San Siro è il mio stadio, ma il 23 sarà lo stadio tutto il mondo. Sono nato in Africa, ma sono cresciuto in Europa. Il mio dovere oggi è unire la gente passando un bel momento insieme e il 23 sarà così".
L'Inter e il sogno scudetto
L'ex attaccante camerunense poi ha parlato della lotta per lo scudetto in Serie A e dell'Inter, la sua ex squadra: "L'Inter deve sognare sempre di vincere scudetto, perché è una grande squadra".
Dall'Inter di oggi a quella sua, che nella stagione 2009/2010 fece il Triplete: "Quando sono arrivato, nessuno pensava che saremmo stati in grado di vincere la Champions League. Ci dicevano che sarebbe stato impossibile, ma noi eravamo convinti di avere una squadra di uomini e di soldati, tutti compresi, anche quelli che stavano in panchina".
Su Mourinho: "Lo conosco, se gli scrivo ora mi ammazza"
Poi i complimenti a Mourinho per essersi qualificato in finale di Conference League con la Roma: "Se glieli faccio adesso si arrabbia tantissimo. Conoscendo lo Special One, mi ammazza se gli scrivo ora. Nella sua testa sta pensando solo alle strategie e come vincere. Preferisco aspettare che vinca e poi gli scrivo, José non arriva lì e perde… sono sicuro, vincerà".
