A piccoli passi, ma spediti. Christian Eriksen sta tornando quello di sempre. Poco più di una settimana fa è sceso in campo in una gara ufficiale (Brentford-Newcastle), 267 giorni dopo quel 12 giugno scorso, quando tenne col fiato sospeso il mondo del calcio al 43' del primo tempo di Danimarca-Finlandia di Euro 2020.
Oggi un nuovo traguardo: il centrocampista danese è tornato titolare per la prima volta dopo il malore, nella gara finita 1-3 tra Norwich City e Brentford. Una scalata inarrestabile, iniziata poco dopo l’Europeo, quando la sua carriera sembrava a rischio. Per lui più di 90 minuti in campo. E un episodio particolare da segnalare, per testimoniare il rispetto che i calciatori nutrono nei suoi confronti. In uno scontro di gioco il centrocampista danese ha trascinato a terra Brandon Williams che, poco dopo aver tentato una reazione, ha subito abbracciato Eriksen quando si è reso conto che si trattava di lui.
Eriksen non si è mai arreso anche nei momenti peggiori, ha continuato a crederci, anche quando gli hanno detto che per continuare a giocare avrebbe dovuto installare un defibrillatore sottocutaneo. Dopo il doloroso addio all’Inter, la chiamata giusta è arrivata dall’Inghilterra, a gennaio.
Il Brentford lo ha accolto e ora gli dà fiducia in campo. “Ma il fatto di aver affrontato ciò che ho affrontato io, ed essere tornato, mi trasmette una sensazione straordinaria", ha detto il centrocampista dopo l’ultima partita. Oggi un’altra possibilità, questa volta da titolare.