Le giovanili con Pato, il successo in Olanda e la B: “L’Ascoli ha esaudito il mio desiderio di giocare in Italia”
Andrea Molinari 10 Marzo 2022Alla scoperta di Eric Botteghin, brasiliano di nascita ma con origini italiane. Un tempo è stato il miglior difensore d’Olanda, oggi si batte per la causa Ascoli in Serie B

Il richiamo dell’Italia c’è sempre stato. E quell’esultanza alla Bebeto per i suoi figli…
Eppure, il richiamo dell’Italia c’è sempre stato. Come quella volta che durante un fine settimana libero era venuto in Valle d’Aosta per vedere la partita di futsal del fratello Renan.Aosta-Gruppo Fassina 5-4 e gol di Renan all’ultimo minuto: “Che emozione…” E poi viaggi, le città, il cibo. Eric non ha mai vissuto in Italia ma è come fosse sempre stato qui: “Sono tornato a vedere dove abitavano i miei parenti a Treviso. Ho visitato Pisa, Firenze, Roma, Venezia. Il mio cibo preferito? Uh… Difficile sceglierne uno. Pasta, pizza, gelato, cornetto, pistacchio, nutella. Mi piace tutto”.
Dopo che era rimasto svincolato nell’estate del 2021, era tornato in Brasile e allenandosi da solo aspettava una nuova offerta: “Ne ho ricevuto due qui in patria, ma non facevano per me. Quando mi ha chiamato l’Ascoli ne ho parlato con mia moglie e mio padre e poi sono venuto. Adesso i miei bambini sanno l’italiano meglio di me… Daniel, il più piccolo, ha parlato per la prima volta in italiano e Rafael sta andando benissimo a scuola. Ha cominciato a giocare a calcio qui. Fa l’attaccante e gli ho detto che è meglio per lui faccia quel ruolo (ride ndr)…“. Ai tempi dell’Eredivisie aveva dedicato ad entrambi (e alla moglie Melina) un’esultanza alla Bebeto.

Ora le Marche sono la sua casa e l’Ascoli la sua squadra da difendere. Dopo quasi vent’anni la squadra potrebbe accedere ai playoff e secondo Eric “con dieci partite da giocare ci sono tutte le possibilità per qualificarsi”. A 34 anni sarebbe un altro importante checkpoint nel suo viaggio. E il bisnonno da lassù ne sarebbe fiero…