5 vittorie su 5 e nessuna intenzione di fermarsi. Soprattutto ora che si è sbloccato chi ha il compito di trascinare la squadra a suon di gol. L’Entella dopo il trantran estivo si gode una partenza a mille e le prime due reti di Salvatore Caturano, sbloccatosi in maglia biancoceleste con una doppietta all’Alessandria. Ma... "Alt. Di festeggiare non c’è tempo – racconta Caturano in esclusiva per GianlucaDiMarzio -! Giocando ogni tre giorni non ce lo possiamo permettere. Però ho portato fuori a cena la mia famiglia, quello sì. Una tradizione ogni volta che faccio gol”.
Papà a tempo pieno, Sasà. Mattia ha 7 anni, mentre Federica 6: “La mia vita ruota intorno a loro. Quando riesco mi concedo una partita alla Play Station ma per il resto non ho altri hobby particolari o passioni che vanno oltre alla famiglia e al calcio. Ho sempre sognato di fare il calciatore e per fortuna ci sono riuscito”.
Fin da quando ha iniziato a tirare i primi calci al pallone “imitando mio fratello maggiore, Ciro, che ha un passato nelle giovanili del Napoli e in società come Verona e Modena. Ho seguito le sue orme e quelle di mio papà, un vero fanatico del calcio. In casa avevamo sempre un pallone tra i piedi e ogni giorno scendevamo a giocare sotto casa nel nostro quartiere, a Scampia”. Una famiglia ovviamente di “super tifosi del Napoli. Da sempre. Cerco di vedere tutte le partite e spero nella rimonta sulla Juve. Sarà dura ma chissà…”.
In cui una persona in particolare ricopre il ruolo di portafortuna, soprattutto per Salvatore: “La mamma! Quando viene a vedere le mie partite allo stadio trovo spesso e volentieri il gol. Ora riesce ad esserci un po’ meno perché Chiavari e Napoli sono distanti ma quando è presente… la butto sempre dentro!". Magari quando l'Entella lo scoprirà le pagherà ogni domenica un biglietto d'andata e ritorno Napoli-Chiavari. "Lo farò presente in società: se il gol è assicurato credo accettino volentieri”, afferma Caturano con una risata.
Invece, per quanto riguarda la scaramanzia “a Lecce prima di ogni partita mi sceglieva gli scarpini il magazziniere Giovanni Fasano. Dopo averli scelti, mi diceva quanti gol avrei fatto. Ora proverò col magazziniere dell’Entella, Sergio Baratta, e speriamo valga la stessa regola!”.
Scarpini a parte, Caturano sta trovando il feeling giusto con Chiavari dopo gli anni trascorsi a Lecce: “Qui si vive alla grande e sia la società sia i compagni mi hanno fatto sentire uno di loro fin dal primo momento nonostante un infortunio che inizialmente mi ha impedito di essere a disposizione”.
Impossibile non aprire le porte a chi appena ha sentito parlare di Entella non ha avuto dubbi, proprio come il nuovo numero 9 biancoceleste. “Ho scelto questa squadra e questa città a prescindere dalla categoria. Quando sono arrivato sapevo che c’era la possibilità di essere riammessi in Serie B ma avrei detto sì all’Entella in ogni caso – prosegue l’attaccante -. Ho scelto questi colori perché questa è una società sana proprio come il Lecce e anche il mio amico Torromino, che in passato ha giocato all’Entella, me l’ha fortemente consigliata. Chiunque mi ha fatto sapere che a Chiavari si vive bene e ora ve lo posso confermare”.
Poi, come sempre, sarà il campo a parlare. “L’obiettivo è quello di vincere sempre ma dopo tutte le vicissitudini estive, con diverse partite da recuperare, dobbiamo pensare partita dopo partita”. Fino ad ora però il campionato sta dicendo che è l’Entella la squadra da battere. Una squadra che, dopo 5 vittorie in altrettanti match, non ha alcuna intenzione di fermarsi. Proprio come Caturano.