Un po’ di Italia vince l’EL. Lionti: “L’amicizia con Trapp e l’espresso di Kostic. Vi racconto l’Eintracht”
L’intervista al magazziniere dell’Eintracht Franco Lionti dopo la vittoria dell’Europa League: i 200mila ad aspettare la squadra e l’Italia raccontata da Hauge e Lammers
“Ma l’intervista la facciamo in italiano o in tedesco?” La domanda è lecita dato che Franco Lionti, siciliano di nascita, per quasi tutta la sua vita è stato in Germania. Tra poco più di un mese festeggerà i 25 anni come magazziniere dell’Eintracht Francoforte. Anche se chiamarlo magazziniere è riduttivo: arrivato nel club come traduttore, nel tempo è diventato un punto di riferimento per tutti. Ed è grazie a lui se sulla vittoria in Europa League dei tedeschi c’è anche una firma italiana.
La vittoria al Camp Nou e il consiglio a Trapp
“Prima dei rigori mi sono avvicinato a Trapp e gli ho detto “amico mio, basta che ne pari solo uno”, ci ha rivelato Franco ai microfoni di gianlucadimarzio.com. E infatti è bastata quell’unica respinta per vincere la coppa. Anche se in casa Eintracht si respirava già da tempo l’ambiente giusto per fare la storia. “Dopo la vittoria al Camp Nou eravamo sicuri di vincerla. Ricordo che Hrustic dopo aver battuto il Barcellona è entrato negli spogliatoi dicendo “la vinciamo, la vinciamo”.
Franco ormai ha perso il conto delle finali tra DFB Pokal e spareggi per rimanere in Bundesliga. Per molti giocatori invece era la prima finale europea. Nonostante questo, non si sono spaventati di fronte al muro blu dei tifosi del Glasgow. “Ai rigori ho visto gli sguardi giusti per vincere. Kamada era teso ed infatti ha preso il palo prima di segnare. Quando il destino vuole che vinci, in qualche modo te lo fa fare”.
“Due espressi per Kamada e Kostic. A Francoforte ci aspettavano in 200mila”
Puro destino, non tanta scaramanzia. Giusto le solite abitudini. “Ero a Siviglia già da domenica per preparare tutto. Cerco di fare sempre la stessa routine. Per esempio Kamada e Kostic appena arrivano allo stadio vogliono il loro espresso e lo faccio con la stessa macchinetta che mi porto sempre dietro. Ho sempre fatto così fin dalla prima partita dei gironi”.
Una routine che ha fatto le fortune della squadra e dei tifosi che hanno festeggiato il ritorno dei campioni. “La festa a Francoforte è stata bellissima. C’erano più di 200mila persone ad aspettarci. Dall’aeroporto alla piazza saranno 6/7 km e ci abbiamo messo 3 ore e mezzo per fare il tragitto con tutta la gente che era in strada”.
Le vacanze con Trapp e i racconti italiani con Hauge e Lammers
Quando abbiamo detto che magazziniere sarebbe riduttivo per Franco non lo abbiamo detto a caso. “Sono un po’ legato con tutti. Con Trapp siamo molto amici fin da quando l’abbiamo preso la prima volta e anche quando stava al Psg ci sentivamo spesso. Poi è venuto anche in vacanza a casa mia a Cattolica Eraclea qualche anno fa. Faccio di tutto per far sentire a casa i giocatori, con Borrè ci parlo anche in spagnolo”. E tra i giocatori si è fatto riportare anche un pezzo del suo Paese da due vecchie conoscenze del nostro campionato. “Con Hauge e Lammers parliamo dell’Italia di cui hanno avuto un’ottima impressione”.
Dopo la festa però, è il momento del meritato riposo, almeno per i giocatori. “Da giovedì sono in vacanza, mentre io già da martedì inizio a pensare alla prossima stagione. Poi torno in Italia anch’io”. Bello vincere l’Europa League, ma vuoi mettere il mare della Sicilia.
Credit Photo: Eintracht Frankfurt