Il giorno dopo l'esclusione da Qatar 2022 per opera del Senegal, la Federazione egiziana si è espressa su quanto accaduto nella rivincita della finale di Coppa d'Africa dello scorso 6 febbraio. La Nazionale di Manè e compagni ha trionfato ancora una volta ai calci di rigore, ma non sono mancate le polemiche per il trattamento a cui la squadra ospite è stata sottoposta.
"Giocatori terrorizzati e feriti"
La Federazione egiziana ha espresso tutta la sua rabbia per quanto è accaduto attraverso un comunicato ufficiale: "La nostra squadra è stata fatta oggetto di insulti razzisti, anche con striscioni, in particolare contro Mohamed Salah. Inoltre i nostri giocatori sono stati terrorizzati dai tifosi senegalesi, che hanno scagliato contro di loro bottiglie e pietre mentre stavano effettuando il riscaldamento prepartita. All'arrivo allo stadio il nostro bus è stato attaccato, con tanto di vetri in frantumi che hanno provocato ferite. Il tutto è documentato da foto e video che alleghiamo alla denuncia".
"Prima volta che vengono usati i laser in Senegal, a differenza dell'Egitto"
Non si è fatta attendere la risposta della Federcalcio senegalese che ha commentato l'accaduto tramite le parole di Augustin Sengho, che è anche vicepresidente della Caf: "Ovviamente ero allo stadio, ma non ho visto alcun oggetto scagliato dagli spalti contro gli egiziani. E se davvero sono stati usati dei laser, è la prima volta che accade in Senegal, al contrario di quanto avviene in Egitto. Comunque ora attendiamo i risultati dell'indagine sull'accaduto".
Ci sarà dunque da attendere una presa di posizione ufficiale da parte della CAF, e soprattutto della FIFA, per stabilire con certezza quanto è accaduto e le eventuali sanzioni.