Dopo una partita intensa, molto tattica e a tratti anche nervosa - come in occasione dell'espulsione di Queiroz, CT egiziano - a raggiungere il Senegal in finale di Coppa d'Africa è l'Egitto. Dopo lo 0-0 al termine dei supplementari, la nazionale egiziana ha infranto i sogni dei padroni di casa del Camerun vincendo la lotteria dei rigori grazie ai due rigori parati da Gabaski. Dopo la vittoria sempre ai rigori contro la Costa d'Avorio, per la seconda volta nella fase finale Salah e compagni hanno concluso per 0-0 la partita dopo i tempi supplementari. Un dato che salta all'occhio è sicuramente la scarsa vena offensiva degli egiziani, che sono arrivati in finale con soli 4 gol fatti: una statistica che gli vale un record.
Mai nessuna squadra infatti era riuscita ad arrivare in finale segnando così poco da quando la Coppa d'Africa si disputa con almeno 16 nazionali. Un dato non indifferente e curioso, se consideriamo che dal 2017 sono addirittura 24 le squadre partecipanti. Il punto di forza è inevitabilmente la difesa: solo due gol subiti, di cui uno nella gara d'esordio contro la Nigeria e il secondo su rigore - ai quarti di finale - contro il Marocco. "La miglior difesa è l'attacco", si dice solitamente: in questo caso però, gli uomini di Quiroz sono l'eccezione alla regola.
La finale
Domenica 6 febbraio, alle ore 20:00, ci sarà l'atto conclusivo della massima competizione africana per nazionali: a sfidarsi saranno la nazionale più vincente - l'Egitto, con sette vittorie - contro il Senegal, che di finali ne ha giocate due ma le ha perse entrambe. Sarà una finale inedita: mai le due nazionali si sono incontrate.
Sarà Salah contro Manè, Mendy contro Gabaski, secondo portiere dell'Egitto e rivelazione della Coppa con tre rigori parati nella fase finale: vedremo cosa ci riserverà l'ultimo capitolo di una Coppa d'Africa molto travagliata - forse la più movimentata di sempre - con due rinvii, con molte luci e alcune ombre, con eventi bizzarri ed eventi tragici.