“Un’opportunità è tutto ciò di cui hai bisogno” è la frase di Jesse Owens che rappresenta l’essenza di African Spirit, un progetto che utilizza la moda e il design per raccontare storie e favorire la contaminazione di stili e culture. Si coglie facilmente, dunque, la valenza sociale della manifestazione e del messaggio di cui si fa portatrice. Il fatto che la citazione scelta sia quella di un atleta non è casuale: lo sport è sempre stato un elemento di rilievo per l’integrazione. La sua funzione si è evoluta, passando da strumento di rivalsa ad opportunità per una vita diversa, normale. Per questo, a fare da testimonial ad After Match – la linea di sportswear del progetto – c’è Ebrima Darboe, giovane talento gambiano della Roma.
Ebrima è nato nel 2001 e a quattordici anni ha affrontato un viaggio lungo cinquemila chilometri, che dal Gambia l’ha portato a sbarcare in Italia. Un vero e proprio esodo, dove è riuscito a superare tutte le difficoltà vissute dai migranti: le vessazioni per partire dalla Libia, i digiuni, le imbarcazioni di fortuna. Dall’approdo in Sicilia, avvenuto grazie alla nave di un ONG, è stato accolto in una casa famiglia di Rieti, dove in una realtà locale è stato notato dalla Roma. Ai suoi 18 anni ha potuto firmare un contratto con il club giallorosso, con cui si è legato per le prossime quattro stagioni. La società crede in lui, spesso è aggregato alla prima squadra e lo scorso ottobre ha ricevuto anche la prima convocazione con i grandi.
Darboe svolgerà un ruolo importante in African Spirit, perché sulla sua figura si svilupperà una collezione e i fondi che raccoglierà saranno devoluti in beneficenza per costruire delle scuole calcio in Senegal e Gambia, i suoi paesi d’origine, affinché nessuno sia costretto a rischiare la vita per inseguire il sogno di giocare a calcio. Ebrima è arrivato in Italia senza ricevere alcun tipo di formazione. Soltanto una serie di combinazioni e il suo talento gli hanno permesso di avere un’opportunità. Che per chi non ha molto, è tutto ciò di cui ha bisogno.