Luglio 2015, Paulo Dybala a un passo dalla Juventus, siamo ai dettagli. Dopo un’estenuante trattativa tra club per il prezzo del cartellino manca solo la firma del giocatore argentino. Su Gran Hotel Calciomercato viene svelato un aneddoto piuttosto curioso di quell’ultima fase di trattativa.
A Milano sbarca il potentissimo manager Jorge Cyterszpiler, unico rappresentante del vero agente di Dybala, Gonzalo Rebasa. Si discute di cifre, l’accordo è imminente ma all’improvviso sorge un altro contrattempo piuttosto rilevante. «Sì, ma... dov’è Dybala?» Non c’è». «È andato via?» Non lo trovano né in Argentina né in Italia. Chi l’ha visto? Voci dicono sia nascosto, quasi sequestrato, a Bergamo, a casa di un avvocato coinvolto nell’operazione, lontano da chi vuole guadagnarci furtivamente sul trasferimento.
Dopo giorni di giallo, finalmente la luce in fondo al tunnel: Dybala non è più un fantasma e riappare all’incontro decisivo negli uffici di Zamparini a Vergiate, in provincia di Varese. Il ds rosanero Perinetti non crede ai suoi occhi e fa la battuta. «Paulo, sei cresciuto di otto centimetri rispetto alle videocassette che abbiamo visionato!» Si scherza. La Juve ci investe più di 30 milioni (32, circa) e se lo terrà stretto fino a oggi, giorno del suo 27esimo compleanno. In attesa del rinnovo del contratto in scadenza nel 2022, per festeggiare al meglio un matrimonio che può durare ancora per tanto tempo.