Personalità forte, e spirito da maschiaccio. Però, “all'estero per le grandi occasioni come i Mondiali, le giocatrici si truccano, vanno dal parrucchiere e fatto la manicure: io pure. Rappresento l'Italia, voglio essere bella”. E se la guardi, noti subito quel sorriso che ha sempre stampato sul volto. E' ambiziosa, un'agguerrita sognatrice e un po' testarda, caratteristiche che trascina inevitabilmente sul terreno di gioco.
Lei è Martina Rosucci, classe '92, nata a Torino e juventina doc. La sua sua grande passione? Il pallone. Lo stesso che sin da piccola calciava quando usciva dal campo durante le partite del fratello gemello, convincendo così l'allenatore ad aggregarla alla squadra mista. E da quel momento, il suo compagno di viaggio è sempre stato quello. Così, a 14 anni viene ingaggiata dalla squadra femminile del Carrara e le ottime prestazioni la conducono in azzurro nella formazione Under 17, dove risulta essere la prima giocatrice proveniente dalla Serie D. Inizialmente gioca nel reparto avanzato ma i troppi gol mancati l'hanno convinta a scalare nel ruolo di centrocampista, che le consente di esprimersi al meglio.
L'esordio nella massima serie, a 16 anni, avviene con la casacca del Torino; l'esperienza in granata precede quella con la maglia del Brescia, durata ben sei stagioni e che le regala la prima apparizione nella Women's Champions League, anche se il cammino delle rondinelle viene subito interrotto. Con la maglia delle “leonesse” colleziona 145 presenze condite da 39 reti, numeri che mettono in luce le doti da centrocampista con una particolare propensione offensiva. A Martina piace essere nel vivo del gioco, al tempo stesso ha l'innaturale capacità ed intelligenza di leggere con anticipo le azioni, sfruttando così anche la dinamicità negli inserimenti.
Nel 2017 fa ritorno nella sua città, questa volta per indossare la maglia numero 8 della sua squadra del cuore, la stessa che ha vestito Claudio Marchisio, uno dei suoi idoli. L'altro? Ovviamente Alex Del Piero, giocatore che le ha fatto perdere la testa per il calcio. Martina si definisce una chiacchierona, anche in campo, ed ama stare in mezzo alla gente; non a caso, è la più attiva su Instagram e sicuramente la più “social” del gruppo. La prima stagione con la Juventus la vede protagonista e finisce con la gioia dello scudetto, il terzo a livello individuale, ottenuto sul filo di lana proprio contro il “suo” Brescia. Nel campionato successivo è costretta a stare per molti mesi lontana dal campo a causa di un grave infortunio al ginocchio, il secondo della sua carriera.
Il lungo recupero termina nell'aprile del 2019, a poche settimane dalla spedizione in Francia con le compagne della Nazionale. Martina si mette subito al lavoro per raggiungere la condizione migliore in vista del Mondiale, in cui avrà modo di esordire nel secondo tempo degli ottavi di finale. E lo farà in quel modo che piace a lei. Truccata, bella, ma cazzuta.