Tre reti (e mezzo) nelle ultime quattro partite, con prestazioni importanti di chi potrebbe avere le possibilità di fare la differenza in futuro. Il talento di Hadem Junior Traoré sta provando a sbocciare definitivamente, dopo un inizio di stagione tra alti e bassi in cui non ha trovato continuità nel Sassuolo di Alessio Dionisi.
Eppure contro Juventus e Roma, dopo il rientro dalla Coppa d’Africa, l’ivoriano sembra che stia provando a cambiare marcia: “Gli serve continuità - detto l’allenatore emiliano al termine di Sassuolo-Roma - ma deve meritarsela. Per i primi tre mesi, dico la verità, non la voleva così tanto questa continuità. Spero che lo capisca".
Corrente alternata
Junior Traoré ha viaggiato a corrente alternata come tanti giovani, di chi deve seguire un percorso per dimostrare tutte le sue potenzialità. Tutto parte dalla testa: la scintilla può scattare da una partita all'altra, che diventa continuità quando l'atteggiamento in campo inizia ad essere costante per iniziare davvero a fare grandi cose.
È questo quello che Alessio Dionisi ha sempre “rimproverato” a Traorè, sia in conferenza stampa giovedì scorso all'Allianz Stadium in Coppa Italia contro la Juventus che nel post partita contro i giallorossi. "Deve mettere più maturità nei suoi comportamenti: ha qualità ma se non crescerà non avrà sfruttato tutto il potenziale a sua disposizione” aveva detto a Torino l'allenatore dei neroverdi. Mentre domenica ha commentato così, dopo aver fatto impazzire la difesa della Roma: "Deve capire che per migliorare gli serve continuità e non fare solo la partita tecnica".
Ultimi step per diventare grande
Già, perché a Junior Traorè non gli manca affatto. Ma il fattore talento è una questione di famiglia: il fratello di Junior, Amad Diallo, è stato pagato 40 milioni di euro dal Manchester United lo scorso gennaio ed ora è in prestito ai Rangers L'ivoriano palla al piede ha una buona capacità di dribbling, come dimostrano i 3 riusciti nei 7 tentati contro la Roma, è bravo a leggere lo spazio in verticale da attaccare e si trova quindi ad arrivare nei pressi dell’area con sempre migliore posizionamento. Nella prima stagione ad Empoli a sprazzi ha fatto vedere parte del suo talento, poi il Sassuolo in estate ha deciso di investire tanto su di lui riscattandolo dai toscani per una cifra intorno ai 16 milioni.
Nel 2019 disse: "Mi considero intelligente in campo. Fuori sono sveglio, non dirò che sono un uomo ma sto per diventarlo. Però ho 19 anni e ancora mi mancano alcune cose per diventarlo. Un esempio è che arrivo all’allenamento solo un minuto prima. Devo imparare a essere più attento ai dettagli". Quei dettagli di cui gli parla sempre Dionisi che gli servono per diventare un giocatore determinante. Questa parte di stagione sarà importante per capire che tipo di giocatore sarà Junior Traorè: ad un passo dal compiere 22 anni è tempo di diventare grandi.