Alla fine del mese scorso l’UEFA, l’organizzazione che governa il calcio europeo, ha presentato ufficialmente la Nations League, torneo fra squadre nazionali europee che partirà a settembre 2018, dopo i Mondiali in Russia.
Le considerazioni che hanno portato il Comitato Esecutivo Uefa ad istituire la UEFA Nations League nasce per espressa volontà di tutte le componenti calcistiche, che ormai non sentivano le amichevoli come un’adeguata competizione sportiva. Questo nuovo torneo, caratterizzato da promozioni e retrocessioni sostituirà la maggior parte delle amichevoli. Ciò aggiungerà fascino al calcio delle squadre nazionali e aiuterà, nel contempo, l’UEFA a realizzare l’obiettivo dichiarato di migliorare la qualità e la condizione del calcio a livello delle nazionali, pur mantenendo l’equilibrio tra club e calcio internazionale. Il torneo stabilirà la squadra vincitrice dell’UEFA Nations League ogni anno dispari, consentendo anche a tutte le nazionali di disputare partite ufficiali a un livello competitivo.
La UEFA Nations League inizierà a settembre 2018 e prevede la partecipazione di tutte le federazioni nazionali affiliate. Tutte le 55 nazioni affiliate alla UEFA verranno suddivise in quattro Divisioni (A–B–C–D) in base alla posizione nel ranking UEFA per nazionali alla fine delle qualificazioni europee per la Coppa del Mondo FIFA 2018 (11 ottobre 2017, i risultati degli spareggi non saranno conteggiati).
La Divisione A comprenderà le prime 12 squadre. Le 12 squadre successive andranno a formare la Divisione B, le 15 successive la Divisione C e le ultime 16 la Divisione D.
Le Divisioni A e B saranno formate da quattro gironi da tre squadre.
La Divisione C comprenderà un girone da tre squadre e tre gironi da quattro.
La Divisione D sarà costituita da quattro gironi da quattro squadre.
Dopo l'inizio della prima edizione si applicherà un sistema di promozioni e retrocessioni tra le varie divisioni. Le classifiche della UEFA Nations League determineranno le teste di serie per le future gare di qualificazione europee.
Vediamo come sarebbero composte le divisioni se si dovesse giocare oggi. Il riferimento sarebbe l'ultimo ranking UEFA per nazionali intermedio, pubblicato sul sito dell’UEFA, dopo le gare di qualificazione europee conclusesi il 5 settembre 2017, che presenta il quadro seguente, ma che potrebbe subire ancora qualche variazione in virtù dei risultati che le varie nazionali conseguiranno nell’ultimo turno di qualificazione ai mondiali di Russia di questi giorni e di cui vi renderemo conto.
DIVISIONE A (squadre da suddividere in quattro gironi da tre)
Germania, Portogallo, Belgio, Spagna, Svizzera, Francia, Inghilterra, Italia, Polonia, Croazia, Islanda, Galles
DIVISIONE B (squadre da suddividere in quattro gironi da tre)
Russia, Irlanda del Nord, Slovacchia, Svezia, Olanda, Ucraina, Bosnia ed Erzegovina, Austria, Turchia, Repubblica d'Irlanda, Danimarca, Ungheria
DIVISIONE C (squadre da suddividere in un girone da tre e tre gironi da quattro)
Slovenia, Albania, Montenegro, Serbia, Scozia, Repubblica Ceca, Romania, Grecia, Bulgaria, Israele, Norvegia, Cipro, Finlandia, Estonia, Azerbaigian
DIVISIONE D (squadre da suddividere in quattro gironi da quattro)
Lituania, Bielorussia, Georgia, Armenia, ERJ Macedonia, Isole Faroer, Lussemburgo, Lettonia, Moldavia, Kazakistan, Liechtenstein, Andorra, Malta, Kosovo, San Marino, Gibilterra
Ripetiamo che le Divisioni sono provvisorie e i tabelloni saranno confermati solo a ottobre, al termine della fase a gironi delle squadre europee. Pertanto, le nazioni hanno ancora la possibilità di muoversi tra le varie categorie nei prossimi mesi.