"Non poteva esserci giorno migliore del 30 ottobre per il ritorno del calcio" dicono in Argentina, dove il futbol nazionale si era fermato a marzo per non riprendere più. E allora quale migliore occasione del compleanno numero 60 di Maradona per farlo: una festa in tutti i sensi visto che la gara inaugurale della nuova Copa de la Liga Profesional vede in campo proprio il suo Gimnasia.
Durante il giorno è stato omaggiato in tutto il mondo, soprattutto in Italia dove ha ancora un fascino intramontabile sugli appassionati calcistici. Ma la festa, quella materiale, gliel'hanno preparata nel pre-gara di Gimnasia-Patronato, prima partita della nuova era del calcio argentino. Non c'è il pubblico, ma il calore della gente è impossibile non sentirlo: lo stadio è stato tappezzato di striscioni in suo onore, uno schermo ha mostrato le sue immagini e poi al momento dell'ingresso in campo del Diez sono partite le celebrazioni.
Maradona è uscito dal tunnel a forma di lupo, il simbolo del Gimnasia, ed è stato accompagnato dal presidente dell'Afa Chiqui Tapia e dal presidente della lega argentina Tinelli verso il la zona sotto la tribuna centrale. Lì gli hanno riservato una torta, una placca d'onore e una maglia speciale, indossata anche dai calciatori con la sigla DM60, mentre in sottofondo partivano anche degli spettacoli con fuochi d'artificio.
Il calcio che ritorna in Argentina, peraltro con episodi curiosi come il Patronato che si è dovuto cambiare all'aperto sotto la tribuna visto che per il protocollo non ha accesso agli spogliatoi. Curiosità caratteristiche dell'Argentina, oggi però sorvolate dalla festa per Diego, che ha potuto sedersi poi sul trono per allenare la sua squadra, dopo un giorno di festeggiamenti. Forse hanno ragione in Argentina, non c'era giorno migliore per far tornare il calcio.
