Ai microfono di gianlucadimarzio.com abbiamo intervistato in esclusiva Dénes Dibusz, portiere dell'Ungheria di Marco Rossi. Dalle ambizione future delle "Magyars" ai pantaloni grigi del mitico estremo difensore Gabor Kiraly, tanti i temi affrontati con la riserva di Peter Gulacsi alla vigilia di Ungheria-Germania di Nations League di martedì 19 novembre.
Le parole di Dibusz, portiere dell'Ungheria
Il portiere ha iniziato parlando della disfatta per 4-0 ad Amsterdam arrivata sabato 16 novembre: "È stata una serata strana. Abbiamo avuto delle occasioni per fare gol nei primi 10 minuti ma poi tutti sappiamo cos'è successo (Adam Szalai, ex giocatore e oggi collaboratore di Rossi ha avuto un malore n.d.r) ed è stata dura gestire la situazione. Durante gli Europei a Barnabas Varga era successo un dramma simile ma la squadra poi aveva gestito tutto al meglio. Ad Amsterdam è stata però più difficile perché abbiamo concesso un rigore subito dopo. Potevamo pareggiare ma sottoporta siamo stati poco efficaci. E ribaltare la situazione contro un'avversaria come l'Olanda non è mai facile. Il secondo rigore ci ha poi spezzato le gambe, l'Olanda ha meritato la vittoria".
Dopo tre qualificazioni consecutive agli Europei negli ultimi 10 anni, l'Ungheria sogna la qualificazione al Mondiale, che manca dal 1986: "L'obiettivo principale è la qualificazione al Mondiale 2026. Sarà durissima ma daremo tutto e sarà indispensabile finire in una buona posizione in Nations League. Aspettiamo l'urna ma dovremo finire almeno secondi nelle qualificazioni".
E per concludere, una curiosità su uno dei portieri più famosi della storia dell'Ungheria: "Se ho mai pensato di indossare il pigiama grigio di Gabor Kiraly? No, io ho un altro stile. A me piace indossare pantaloncini corti e maniche corte", afferma Dibusz.
A cura di Alessandro Schiavone