Dalla fine del 1800 a oggi. Un brand che continua a crescere e quattro generazioni alle spalle di questo marchio, che ormai ha acquisito una sua identità. Chiunque in Italia conosce Amaro Lucano, basti pensare al famoso spot pubblicitario con lo slogan “Cosa vuoi di più dalla vita?”, al quale non può che seguire una sola risposta.
Ma “Cosa vuoi di più dalla vita?” è anche il titolo del libro di Francesco Vena, proprietario e manager di Amaro Lucano, che è intervenuto in diretta con Gianluca Di Marzio e Claudio Giambene per presentare il suo libro.
Il diritto di sognare
Tra calcio e bevande, il punto di incontro della letteratura. Ma anche nel diritto di sognare. Vena ne parla nella sua prefazione, anche Di Marzio tratta l’argomento nel suo “Grand hotel calciomercato”.
“Sogno che la Juventus possa vincere la Champions – inizia Vena. Ho girato molto in Europa per seguirla e sono esperienze pazzesche, che si vinca o che si perda. Ma al di là dell’aspetto sportivo, quando parliamo di sognare in questo periodo storico, credo che tutti sognino il ritorno alla normalità”.
Sogni che vivono anche i tifosi, soprattutto nei periodi di calciomercato, seguendo Gianluca Di Marzio e il suo sito. “Negli ultimi anni sento più il peso della responsabilità di quello che dico e tendo a più non far illudere il tifoso che a farlo sognare. Forse sono più apprezzato da una fascia di tifosi e più odiato da quelli che volevano sentirsi dire che Messi sarebbe andato all’Inter”.
Lavoro, onestà, fiducia e rispetto
“Lavoro e onestà” sull’etichetta dell’Amaro Lucano, fiducia e rispetto nei rapporti quotidiani, soprattutto in fase di calciomercato. Qualità fondamentali per il lavoro tanto di Vena quanto di Di Marzio.
“Lo slogan è lì sull’etichetta ed è stato lasciato da generazione a generazione – inizia Vena. È il punto di riferimento che abbiamo sempre tenuto, evitando le scorciatoie”.
“Spesso è difficile aspettare a dare la notizia – incalza Di Marzio. Higuain dal Napoli alla Juventus ne ero a conoscenza da diverso tempo, ma non volevo creare difficoltà a chi mi aveva dato la dritta”.
Le origini
Due cognomi importanti in due settori diversi. “Entrambi veniamo da famiglie che hanno dato tanto nei rispettivi mondi – continua GDM. Forse nel caso della sua famiglia siamo di fronte a un unicum”. “Il merito è del mio bisnonno Pasquale Vena - conferma il giovane imprenditore. Se non avesse seguito il suo sogno e se non fosse andato a Napoli a imparare il mestiere, oggi non saremmo qui”.
L’Amaro Lucano, però, non è estraneo al mondo del calcio, anzi. A partire dai diversi spot pubblicitari inerenti al pallone, per finire addirittura a Holly e Benji. “Non ne sapevo nulla, mi ha avvisato un utente su Facebook dicendomi che c’era un nostro cartellone in una puntata del cartone. Ma abbiamo organizzato anche il Trofeo Amaro Lucano nel ’91, con Milan, Juventus e Cska Mosca”.
Una passione per il calcio che ha spinto Vena anche a prendere le valigie e partire per il Brasile da un giorno all’altro. Il motivo? Vedere il Mondiale 2014, anche senza l’Italia uscita ai gironi. “Mi ero appassionato alla trasmissione di Gianluca, quindi ho deciso di andare. Ho chiamato mio fratello che non ci credeva, mi ha detto di mandargli una foto sotto il Cristo Redentore come prova. Ecco la dimostrazione…”.
Ma Vena e Di Marzio, con quale figura del mondo del calcio prenderebbero un lucano? “Ferguson – risponde secco il primo. Ne berrei diversi anche con Carletto Mazzone”.
“Io con Walter Sabatini – replica Di Marzio. È una persona piacevole e ha un sacco di aneddoti da raccontare”.