Finisce 2-1 la sfida tra Frosinone ed Empoli. Prestazione convincente per i gialloazzurri, che si protano in doppio vantaggio con la bellissima rete di tacco di Cuni, la prima in Serie A, e il raddoppio di Ibrahimovic, a segno per la seconda partita consecutiva dopo la Coppa Italia. Nel finale la rete di Caputo ha dimezzato lo svantaggio e ha fatto rivivere al Frosinone gli incubi di Cagliari, quando ha subito la rimonta addirittura da 0-3 a 4-3. Al triplice fischio, però, i tre punit sono dei gialloazzurri. Al termine della sfida, l'allenatore dei gialloazzurri Eusebio Di Francesco ha commentato la prestazione dei suoi ai microfoni di DAZN.
Le parole di Di Francesco
Eusebio Di Francesco ha esordito: "Abbiamo espresso un ottimo calcio. Nei primi minuti non abbiamo fatto bene, dovevamo ripulirci dalle scorie dei 120 minuti in Coppa Italia. MI aspettavo che loro partissero più forte. I rischi nel finale? A noi piace renderci le cose difficili. Ma a differenza di ciò che è successo a Cagliari quii abbiamo portato a casa i tre punti. Sarebbe stata una beffa non vincere, come lo è stata a Cagliari. Ma là abbiamo avuto molti demeriti noi. Oggi ci sarei rimasto ancora più male della scorsa settimana".
L'allenatore del Frosinone ha poi proseguito: "Vedo sempre grandi progressi, soprattutto alla luce della giovane età della squadra. Questi ragazzi devono avere tanta consapevolezza, ma allo stesso tempo tanta umiltà. A volte la consapevolezza può portare a presunzione, e questo non deve accadere. Non dobbiamo piacerci troppo in certe occasioni, dobbiamo essere più cattivi. Ma questo fa parte dell'esperienza che questi ragazzi giovani ed esordienti in questa categoria dovranno fare con il tempo. Età media dei titolari di oggi? Non so, ma immagino molto bassa (poco meno di 23 anni). Ma non lo so con certezza perché non l'ho guardata. Ho messo semplicemente in campo quella che pensavo fosse la miglior formazione possibile per questa partita".
Infine, Di Francesco ha concluso parlando di alcuni singoli: "Gli errori non sono un problema. Chi non fa, non sbaglia. Vogliao che i ragazzi reagiscano sempre dopo un errore. E Ibrahimovic ha questa personalità, tenta la giocata e rimedia ai suoi errori. Volevo farlo esordire già qualche mese fa, però ritenevo che fosse un rischio. Durante gli allenamenti è cresciuto tanto. ha preso anche qualche cazziatone da me. Per me i giocatori sono come figli e li cresco a carota e bastone. Lui deve crescere, ha voglia di fare. Non si deve fermare, deve continuare a lavorare con umiltà. Cuni non molla mai niente, dà sempre tutto. Ricordiamoci che viene dalla terza categoria tedesca, gli errori e le gare difficili fanno parte della crescita".
Le parole di Ibrahimovic e Mazzitelli
Al termine della gara, oltre all'allenatore, ha parlato anche Arijon Ibrahimovic, autore di un gol e un assist nel successo del Frosinone: "Lo stadio ha detto il mio nome, è fantastico, strepitoso. Non è un problema se perdi due o tre palloni, basta che poi torni indietro e cerchi di recuperarli. Mi piace che i miei compagni mi abbiano detto di non preoccuparmi e di continuare a giocare. I miei idoli? Zlatan Ibrahimovic e Cristiano Ronaldo".
Ha parlato anche il capitano del Frosinone, Luca Mazzitelli: "I due pali colpiti? Mi sa che sono bravo a prendere i legni. Sono contentissimo per la vittoria, fondamentale per noi. Ovviamente fare gol fa piacere, ma speriamo che la prossima volta dopo il palo la palla possa andare in porta. Cagliari? Il calcio è imprevedibile, ci sono troppi episodi. Anche oggi abbiamo rischiato nel finale. È una cosa su cui dobbiamo lavorare, non possiamo mettere a rischio partite in cui dominiamo come oggi. Oggi la squadre era molto giovane. Io ho un po' più di esperienza ma nel calcio non si vince da soli. È divertente giocare con il Frosinone. Ci divertiamo con le idee del mister e con i giovani molto bravi che sono arrivati".