Serviva solo ritrovare il coraggio. Bisognava aspettare il momento giusto in cui questo venisse fuori, come il pallone quando magari lo spingi sott’acqua o quando lo spedisci in porta dal dischetto. Che sia una finale di Coppa del Mondo, un quarto di finale contro il Barcellona o la Serie B, con quest’ultima che sarà la sua prima tappa da allenatore. Daniele De Rossi infatti ha scelto la Spal, anzi si sono scelti a vicenda, con l’obiettivo di crescere insieme e dare una svolta al campionato biancazzurro. Bastava solo un’occasione.
Nello staff di Mancini, Daniele aveva rotto il ghiaccio con la panchina, prendendo confidenza con quel fastidio che hai non appena smetti di giocare nel vedere gli altri che si allenano, quando tu una sgambata te la faresti volentieri e il gruppo sei abituato a rappresentarlo in prima persona. Ci è riuscito imparando a guidare la squadra dalla linea laterale del campo e non più dal centro come ha fatto per oltre vent’anni di carriera. Lo stile però sarà sempre quello. Carattere, idee e voglia di lottare, senza mai tirare indietro la gamba. Cercherà di trasmettere il suo modo di essere alla squadra. Lo farà ripartendo dal gruppo, quello di cui a Roma è sempre stato leader. Riferimento e guida nello spogliatoio. L’impressione è che da domani cambierà solo la veste.
Tacopina alla fine ci è riuscito. La sua ammirazione per DDR è nata più di dieci anni fa, nel 2011, quando Joe era il vice presidente della Roma e Daniele in campo dettava i tempi con classe e geometrie. Oggi li vedremo di nuovo insieme. L’americano per convincerlo ha spinto sull’amicizia e sulla stima reciproca, ma anche sugli obiettivi della Spal che punta a costruire un progetto ambizioso per tornare presto in Serie A. Ci vorranno tempo e fiducia. De Rossi a Ferrara sarà quindi allenatore per la prima volta, diventando il sesto Campione del Mondo del campionato di B. Inzaghi, Grosso, lui e Cannavaro in panchina con Buffon e Fabregas in campo: amici, ex compagni e vecchi rivali. Sabato quindi sara il giorno del suo esordio da allenatore, sempre che, in fondo, non lo sia sempre stato.
Da Capitan Futuro a mister presente
Da Roma a Cittadella, storie di prime volte. Ventuno anni fa, in Champions League contro l’Anderlecht, faceva la prima presenza con la maglia della Roma, la settimana prossima invece sarà la volta dell’esordio in B. Assoluto tra l’altro, perché De Rossi in Italia ha giocato sempre e solo in Serie A e, nel nostro campionato, il suo nome è sempre stato associato a due colori. Il giallo e il rosso, cuciti sulla pelle e sul cuore. Da domani inizierà con una squadra che nel nome porta i suoi valori: talento, lavoro, dedizione. Riassunto perfetto della carriera di Daniele e che da domani sarà la prima avventura della sua nuova vita. Da Capitan futuro a mister presente.