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Bayern, De Ligt: “Con Sarri sono migliorato tanto. Con la Lazio sarà dura”

Le parole del difensore del Bayern Monaco Matthijs De Ligt

Nella pesante sconfitta per 3-0 contro il Bayer Leverkusen, Matthijs De Ligt è rimasto 90 minuti in panchina. Il difensore olandese del Bayern Monaco dovrebbe tornare in campo nella partita di Champions contro la Lazio, in programma domani (martedì 13 febbraio) all’Olimpico.  

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Alla vigilia del match, De Ligt ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato della Lazio, della Juventus, sua ex squadra, e Maurizio Sarri, che ha avuto come allenatore proprio a Torino. 

Le parole di De Ligt in vista di Lazio-Bayern Monaco

Il difensore olandese ha presentato la sfida contro la Lazio, spiegando che – secondo lui – non ci sono favoriti: «Sarà una partita difficile, contro una squadra che gioca bene, conosco molto bene l’allenatore, l’ho avuto alla Juve. Vuole giocare sempre con “schemi provati”, tanta tattica e intensità. Non parlerei di favoriti o sfavoriti, anche perché a volte può capitare che una squadra che sta attraversando una fase non positiva in Champions trovi energie nuove. Le partite europee possono dare grandi motivazioni. Penso che saranno determinati e noi dobbiamo essere pronti».  

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Poi, ha ricordato le tante partite già giocate contro la Lazio, indicando l’avversario più pericoloso: «Ciro Immobile. Punta molto pericolosa, sta sempre al limite del fuorigioco, ha sempre segnato tanto e continua a farlo. Può restare a lungo fuori partita, poi segna uno o due gol dal nulla. Anche molti suoi compagni sono da tenere d’occhio. E poi c’é l’allenatore….».

A proposito di Sarri, De Ligt ha affermato di aver un ottimo ricordo del suo ex allenatore e di essere cresciuto molto con lui: «All’inizio parlava sempre in inglese, io preferivo l’italiano. Poi l’ho visto lavorare sul campo e sulla tattica. Avevamo fatto bene, segnato tanto e vinto lo scudetto. Con lui sono diventato molto più forte».   

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Infine, l’olandese ha parlato della Juventus, spiegando di sentire ancora diversi ex compagni e augurandosi la vittoria dello scudetto: «Ho molto amici alla Juve, ho avuto buoni rapporti con tutti, soprattutto quelli con cui potevo parlare inglese: McKennie, Szczesny, Ramsey, Chiesa, adesso Vlahovic. Li sento ancora, la Juve sta andando molto bene. L’Inter è forte, più forte dello scorso anno quando è andata in finale di Champions, però spero che la Juve vinca lo scudetto».