"Comprare quanto prima un attaccante e un play, dovremo aggredire il mercato per restituire alla rosa quei giocatori che servono e che abbiamo perso per infortunio. Abbiamo commesso degli errori ma siamo stati anche sfortunati". Parola di Luigi De Laurentiis, presidente del Bari, nel corso di un incontro informale con la stampa in un hotel alla periferia del capoluogo pugliese per lo scambio di auguri di Natale. "A fine girone di andata chi non sta dimostrando il suo valore andrà cambiato" ha ricordato il numero uno biancorosso.
"Nel mercato estivo abbiamo commesso qualche errore di valutazione, volevamo prendere giocatori sulla carta più forti di quelli dell'anno scorso ma non stiamo ottenendo le risposte che volevamo. L’anno scorso abbiamo reso al di là delle aspettative, in questo siamo partiti male e siamo stati sfortunati. Ogni campionato ha delle difficoltà".
De Laurentiis si è soffermato anche sul cambio di allenatore, con Pasquale Marino che a ottobre ha preso il posto di Michele Mignani: "Il nuovo allenatore è molto empatico, per Mignani c'è massima stima ma forse dopo la finale playoff persa era meno motivato anche lui. Abbiamo fatto delle videocall e Marino era caldeggiato da Polito. Devo dire che a parole sembrava molto più convincente ed empatico di altri. La vicinanza con il ds era interessante dal punto di vista del know-how. Ho deciso io con Ciro ma se fossi stato in disaccordo avremmo seguito altre scelte. Allenatore a rischio in base alle partite con Cosenza e Sampdoria? No, a gennaio faremo il calciomercato con lui". A proposito di calciomercato, LDL torna anche sulle cifre delle cessioni al Napoli di Cheddira e Caprile in estate: "Il bilancio del Bari è pubblico, l'anno scorso è costato 24 milioni. Sono cifre impattanti. Tra Napoli e Bari c’è la stessa proprietà e per questo abbiamo messo un perito a fare la valutazione del cartellino. Queste due cessioni hanno aiutato a comprare giocatori. La valutazione la vedrete dal bilancio".
Non cambia l'obiettivo: "Punto ai playoff, resto dell'idea manifestata in estate". Il modello societario da seguire è in "Napoli e Atalanta - aggiunge De Laurentiis - in Serie B, dove dalla Lega hai 6-7 milioni, se hai stipendi per 20 milioni allora sei in perdita per natura.L'idea è essere un Bari sostenibile. Punto sulla sostenibilità per permettere di rendere la squadra appetibile. State però certi di una cosa: noi non vogliamo fare retrocedere il Bari. Multiproprietà? O cambia la norma e resto a bordo finché ne avrò voglia oppure creo un’azienda con appeal. Abbiamo parlato di progetto triennale per costruire una squadra più solida per puntare alla A e infatti abbiamo rinnovato contratti a pedine sempre più importanti come Vicari»". Battuta anche sulla contestazione della piazza, diventata più insistente nelle ultime settimane: "In una piazza grossa le aspettative sono sempre altissime, poi non avere il supporto del tifoso di certo non fa bene ai giocatori. Mi spiace per loro e per l’operato di chi lavora nel Bari. Io sono tifoso del Bari. Oggi siamo in B e far male non è certo il nostro modus operandi".