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Data: 07/10/2020 -

Danimarca, birra e salsiccia per tutti: cucina il presidente durante la partita

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In Danimarca le tribune sono un optional. Così è possibile che in Coppa un club di Prima Categoria (Serie 1) possa ospitarne uno di serie B (1st division) in un frequentato parco aperto al pubblico. Il “Lersøparken”, sede di tutte le proprie partite casalinghe.

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E’ successo martedì a Copenaghen, tra i padroni di casa del Bispebjerg BK (quartiere popolare con alta immigrazione dal medio oriente) e l’HB Køge, che ha un recente passato nella Superliga Danese. Un accesso al secondo turno meritato, dopo aver sconfitto un mese fa a sensazione per 3-2 un altro club di B, l’Helsingør, quello del castello di Amleto. Per arrivarci i dilettanti del Bispebjerg (due soli allenamenti alla settimana) avevano in precedenza vinto altre tre volte nelle qualificazioni locali, eliminando avversari altrettanto agguerriti.

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Perché in Danimarca la Coppa è occasione per salire agli onori delle cronache e “risanare / rimpinguare” le casse dei piccoli club. Così nel parco, con alle spalle il celebre Ospedale di Bispebjerg (3.000 dipendenti), il Presidente si è messo a cucinare…Assieme ad alcuni giocatori infortunati, aiutati dalle fidanzate, ha “incassato” vendendo birra e “Pølse”, il celebre salsiciotto danese con ketchup o senape a seconda dei gusti, immancabile in tutti gli stadi del paese. Solo che al parco di Bispebjer i giocatori per raggiungere gli spogliatoi si fanno ogni volta una passeggiata di 200 metri. Stavolta i professionisti hanno vinto “solo” per quattro a zero. Ma va detto che l’HB Koge allenato da Skarbalius (5 scudetti vinti da giocatore con il Brøndby e 65 presenze con la Lituania) ha schierato quasi tutti i titolari, tra cui due nazionali (Sud Africa e Canada) e 3 danesi ex under 21.

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Comunque soddisfatto l’allenatore e magazziniere Kasper Larsen, trentacinquenne impiegato di banca, che promette: Il prossimo anno ci riproveremo ancora perché al parco vogliamo far giocare anche i plurititolati del FC Copenaghen…”

A cura di Marino Santi



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