Da Atene a La Spezia, da una Champions vinta da papà Paolo al primo gol di Daniel con il Milan. Fotogrammi che racchiudono la dinastia Maldini, una storia infinita legata indissolubilmente ai rossoneri.
Ricordi di una Champions vinta
Le esultanze di chi era in tribuna nei due eventi sono diverse. Fanciullesca quella di Daniel ad Atene. Una 'v' di vittoria con le dita e un sorriso enorme. Una felicità immensa dopo la vittoria della Champions contro il Liverpool (contro cui è partito proprio il cammino nella coppa dalle grandi orecchie quest'anno), la rivincita dopo Istanbul. Più pacata, ma chiaramente commossa quella di Paolo al Picco dopo il primo gol del figlio in Serie A. Arrivato in quello stesso stadio in cui oggi Maldini gioca con la maglia della squadra di casa, e con cui ha segnato l'1-0 all'Inter. Dopo il quale ha esultato con gioia e incredulità, la stessa di chi vive un sogno.
Daniel Maldini in gol in Spezia-Inter: la sua storia
Ad Atene Daniel aveva appena sei anni. Il suo cammino nel mondo del calcio era a malapena agli inizi. Il mondo del pallone era solo un gioco, il rossonero la passione. Quel rossonero indossato dal papà e dal nonno prima. In quella finale, l'ultima vinta da Paolo, c'erano tutti. Anche Cesare, che però al Picco non poteva esserci fisicamente, ma da lassù anche lui si sarà commosso come Paolo.
Da Cesare a Daniel. Tutti insieme, nello stesso posto, come è normale per una famiglia. Di meno abituale c'è il loro destino. Tutti calciatori, tutti nel Milan. Daniel è il primo giocatore offensivo della dinastia. Dopo due difensori, è arrivato un Maldini trequartista.
Chissà che non sia stato isipirato anche dalla squadra allenata da Ancelotti, che sulla trequarti di talento ne aveva in abbondanza. Quella che ad Atene aveva portato il piccolo Daniel a fare quella 'v' con le dita. Sedici anni dopo il passaggio di consegne. In campo c'è Daniel ed è lui a regalare la gioia a papà Paolo, anche se a distanza.
Fin qui il fatto che Daniel fosse figlio di Paolo non è mai stato così sottolineato. Il trattamento per il figlio è stato uguale a quello per tutti gli altri giocatori. Lui è soltanto l'ultimo di una lunga lista di giocatori usciti dal settore giovanile a confermarsi in prima squadra.
Poi ci sarà il futuro e chissà se anche Daniel indosserà la fascia di nonno Cesare prima e di papà Paolo poi. Chissà se un giorno sarà l'ultimo dei Maldini ad alzare la Champions al cielo con la maglia del Milan. Risposte che arriveranno con il tempo. Sognare in famiglia Maldini non costerà nulla. Basterà farlo con quel sano realismo che contraddistingue la sua famiglia, e che oggi lo ha portato a segnare un gol contro un'avversaria non certo casuale.