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“Dani Alves mi chiese la maglia!”. Ecco la ‘Pantera’ Iñaki Williams che tanto piace al Napoli

Se dovessimo menzionare una sola qualità di Iñaki Williams diremmo sicuramente la velocità. E il soprannome ‘pantera’ non è certo un caso perché 35 km/h non li raggiunge nemmeno Gareth Bale. Nominato “il calciatore più veloce della Liga”, Iñaki Williams però è anche tanto altro: fisico, testa, coordinazione, improvvisazione. E il gol di tacco che ha segnato qualche anno fa al Betis resterà il suo biglietto da visita più bello di sempre. Per gli amici è ‘Balotelli’ per colore della pelle e – una volta – crestina ma l’attaccante del Bilbao è tutto tranne che esuberante. Bravo ragazzo, legatissimo alla sua famiglia e alla sua terra d’origine: Iñaki è nato a Bilbao nel 1994 e si sente basco da cima a fondo ma “non dimentico le mie radici africane”. Ghanesi. O meglio papà ghanese e mamma liberiana, che si sono conosciuti in un campo di rifugiati in Ghana, durante la guerra. E dalla guerra sono scappati. “Tutto quello che faccio è per aiutare i miei” ha sempre ammesso il ragazzotto, con testa sulle spalle e riconoscenza. Tant’è che da ragazzino faceva pure l’arbitro per 10 euro alla settimana.

Cresciuto in un club affiliato all’Osasuna (Natacion), passato per il Pamplona, esploso a Lezama, cuore pulsante della cantera vasca dell’Athletic Bilbao. Iñaki Williams è una prima punta moderna, che sa spaziare e inventare, oltre a buttarla dentro: 79 partite in Liga, 13 gol ma anche 12 assist. Quattro gol in 16 gare pure in Europa Legaue, di cui uno – decisivo – in Italia contro il Torino nel 2015. Niente male per un ’94 già nel giro dell’Under 21 con Deulofeu e compagnia. Idoli? Samuel Eto’o. E pensate che quando aveva appena 12 anni Iñaki gli scrisse una lettera e gliela consegnò in mano, dopo averlo intercettato all’aeroporto di Pamplona. L’aneddoto che lo lega a Dani Alves è curioso: dopo un Athletic Bilbao-Barcellona, l’esterno brasiliano gli si avvicino e… “ci scambiamo la maglia?!”. Iñaki Williams fatica a crederci tutt’oggi: “Sono rimasto pietrificato!”. Pietrificate anche tutte le squadre che lo vorrebbero comprare dopo aver visto la clausola di 50 milioni di euro – la più alta nella storia del club – che gli ha stampato addosso il Bilbao. Il Napoli però ci sta provando ugualmente come vi abbiamo raccontato: contatti, incontri, ammiccamenti. Una pantera nel mirino di Giutoli e De Laurentiis. Ma occhio perché corre veloce, come il mercato delle big intorno a lui.