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Data: 09/06/2016 -

Dall'Eccellenza alla Serie A. Il sogno di Emmausso: “Io, scoperto giocando davanti ad un supermercato, da Scampia al Genoa"

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Impossibile is nothing: parola di Muhammad Ali, che pochi giorni fa se n’è andato lasciandoci una massima sempre d’attualità. Niente è impossibile, neanche fare un salto quadruplo dall’Eccellenza alla Serie A. In un colpo solo, così all’improvviso. La storia, o meglio la favola di Michele Emmausso. Scampia la sua casa per 19 anni, pronto ora a spiccare il volo per raggiungere un grande sogno. Che in parte è stato già realizzato. Ieri la Boys Caivanese in Eccellenza campana, domani il Genoa in Serie A. In mezzo circa 40 gol tra campionato, Coppa Italia e Rappresentativa che non sono passati inosservati. Pescara, Entella e Catanzaro lo seguono da tempo ma venerdì firmerà per il Genoa. Un sogno ad occhi aperti per Emmausso, tra lacrime, incredulità ed orgoglio da condividere con le persone care. “Quando ho saputo della notizia ero in ospedale da mia madre – racconta il classe ’97 a GianlucaDiMarzio.com – Mi ha chiamato il mio procuratore Vincenzo Pisacane, facendomi uno scherzo. Mi ha detto ‘Michè, non sono riuscito a trovare nessuna squadra né in Serie D, né in Lega Pro, né in Serie B… ma direttamente in Serie A’. Quasi non ci credevo, non ne sapevo nulla di questa trattativa con il Genoa. E appena me l’ha comunicato sono scoppiato in lacrime e con me mia madre che era sul letto d’ospedale. E’ stata una delle gioie più belle della mia vita”. Non capita tutti i giorni di ricevere una chiamata del genere, quella dei tuoi sogni. Un premio meritato per Michele Emmausso, da oggi simbolo dei ragazzi di Scampia che come lui non vivono una vita semplice. “Nel mio quartiere è difficile farsi notare e diventare calciatori. La vita è dura a Scampia ma noi napoletani abbiamo il cuore duro e andiamo sempre avanti con forza e coraggio”. A Genoa con due esempi da seguire, quelli di Armando Izzo e Rolando Mandragora: da Scampia alla Liguria, anche per loro il rossoblù è stato il colore dei sogni. “Sì, per me saranno due esempi molto importanti. Sono del mio stesso quartiere, spesso li vedo girare per Scampia e i fratelli di Izzo sono miei grandi amici”. Il Genoa è la tappa di un percorso difficile, tortuoso e ricco d’insidie. Nel calcio così come nella vita, Emmausso ha dovuto guadagnarsi tutto passo dopo passo. “La mia strada non è stata semplice – racconta – Non ho quasi mai avuto i genitori al mio fianco, per questo motivo sono stato costretto a lasciare la scuola da piccolo. Lavoravo molto in casa, aiutavo la mia famiglia ad andare avanti. Anche perché mia madre è malata ed è in ospedale”. Ma per distrarsi dai problemi di tutti i giorni c’era il calcio. Per Michele bastava veder rotolare quel pallone per sognare, sia che fosse in strada che su un campo. E infatti il suo talento è stato scoperto proprio per strada, mentre giocava con gli amici. “E’ vero, circa 5 anni fa. Da piccolo già giocavo, ero nella scuola calcio Sporting Neapolis con Daniele Verde del Pescara. Poi sono stato costretto a smettere a causa dei problemi familiari. Allora giocavo per strada, giusto per divertirmi. Un giorno stavo facendo una partita con degli amici davanti ad un supermercato, un ragazzo mi disse che ero forte e mi presentò un procuratore. Era Paolo Anastasio, direttore che poi mi portò alla Turris. Tramite lui ho conosciuto Pisacane, il mio attuale procuratore. Poi ho giocato nella Boys Caivanese, ed ora eccoci qui…”. Dall’Eccellenza campana alla Serie A. Da un rimborso spese di 150€ al mese con la Boys Caivanese ad un contratto da professionista. Il sogno rossoblù di Michele Emmausso, cresciuto nel cuore di Napoli con la passione per l’Inter, però. “Eh sì, il mio cuore è nerazzurro anche se sono innamorato della mia città. Idolo? Icardi, perché è colui che mi fa sognare”. Ora, però, avrà la possibilità di allenarsi con dei campioni veri e, chissà, magari un giorno potrà sfidarlo Icardi. “E’ un sogno. Non vedo l’ora di allenarmi con calciatori come Burdisso, Izzo, Perin. L’anno scorso avevo Pavoletti al fantacalcio, ora potrei giocare con lui. E ancora non ci credo”. Ora inizia per lui il periodo più difficile, dovrà dimostrare di valere il Genoa in Serie A. Piedi per terra, come ha sempre fatto, e massimo impegno. “Non sarà facile lasciare Napoli, qui sono cresciuto e per me è la città più bella del mondo. Ma per raggiungere i propri sogni bisogna fare dei sacrifici ed io sono pronto. Andrò in ritiro con la prima squadra e poi loro valuteranno se tenermi o mandarmi in prestito ad una squadra di Serie B o Lega Pro. Il mio obiettivo, ovviamente, è quello di restare al Genoa”. Emozione ed orgoglio nelle sue parole, maturità e coraggio nei suoi comportamenti. Il piccolo Michele è pronto a spiccare il volo: da Scampia a Marassi, dalla Boys Caivanese al Genoa. Dall’Eccellenza campana alla Serie A!


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