"Lucas, domenica parti dall’inizio”. Lui strabuzza gli occhi, sorpreso. E chiede: “Mister, così subito?”. Lo sguardo spigoloso dell’allenatore croato Pamic non lascia spazio a grandi dubbi, è un ‘sì’ punto e basta. Lucas zittito, sorride in silenzio con fare educato, mai un gesto fuori posto, spropositato oppure inadeguato; nemmeno nella gioia più grande. Ma la sensazione di sognare ce l’avrà avuta sicuramente: un pizzicotto, un altro ancora. Tutto vero. Dalla Serie D italiana alla Serie A croata, quello di Lucas Varela (25) è stato un salto all’improvviso, nel suo sogno più bello. Potete immaginarvi la reazione del giovanotto, anzi ve la sveliamo noi: “Mi cerca la Serie A croata? Beh, io parto, intanto inizio a camminare”. Anche se sono 8 ore di macchina, lui sarebbe partito per davvero. La domenica gioca per il Derthona - categoria dilettanti, 7 gol in 16 partite - 48 ore dopo ecco il mondo del professionismo che si spalanca: l’ex giocatore di Colegiales e Ferro Carril ha colto la palla al balzo e buttato giù la porta della sfortuna con tenacia e caparbietà. Tanto, tantissimo impegno. E dopo qualche ‘no’ di troppo e svariati interessamenti - 15 squadre tra A, B e Lega Pro - andati sempre in fumo la soddisfazione sarà stata sicuramente tripla, ne siamo certi. A dire il vero su Lucas Varela ci fu l'occhio vispo e concreto del Chievo: ma quello non doveva essere il momento giusto per svoltare. “Che numero vuoi?”. Da buon attaccante argentino, Lucas Varela chiede la… 26. “Ma sei pazzo? Prenditi la ‘9’ e fai gol!” rincara la dose Pamic, con le sue buone maniere. Il ragazzo tutto timido quasi arrossisce e accetta: “Ok dai, se è libera me la prendo volentieri” aggiunge umile. E sabato il debutto perfetto con tanto di… gol da ‘9’ vero. Vittoria finale? No, Nk Pola che si porta a casa un bel pareggio in trasferta; e per le ambizioni del club (salvarsi) va più che bene. Il fisico ce l’ha: 1.88 di altezza per 78 kg. La tecnica pure, innegabile: destro-sinistro come se bevesse acqua. Spirito di sacrificio 10+ tanto che in Croazia se ne sono già accorti: “Sabato ho finito la gara terzino sinistro, con tanto di crampi” ha rivelato il ragazzo dopo il debutto a chi lo conosce da una vita. Ruolo: prima punta con caratteristiche abbastanza moderne, tra corsa - tantissima, ovunque - sponde e gioco di squadra. Uno ‘alla Cavani’ verrebbe da dire. E fuori dal campo? In discoteca non lo beccherete mai: Luca - fidanzatissimo e innamorato - preferisce una serata in famiglia tra asado e mate; e se davanti al mare del suo nuovo appartamento in Croazia ancora meglio. Anzi no, scusate: per uno come Lucas il massimo resta sempre quella palla che rotola, pensiero fisso da una vita. Adesso che il sogno è appena iniziato, figuratevi. "Giovedì sfidiamo la Dinamo Zagabria, prima in classifica. Io ce la metterò tutta poi se saranno più forti… darò loro la mano" annuncia agli amici, al suo procuratore Edoardo. Perché Lucas è così, prendere o lasciare. E l'Nk Pola che l'ha preso ora ringrazia e se lo gode.
Data: 01/03/2016 -