A volte, nella vita, si cambia. Ne sentiamo il bisogno. "Seguire il cuore, sempre": parola di Neymar. Proprio di quel ragazzo, il fenomeno che si è preso tutto. Attenzione, soldi, passione e sogni. I suoi, quelli dei suoi nuovi tifosi. "E ora è qui nella città più bella del mondo", lo dice col sorriso Nasser Ghanim Al-Khelaïf: il presidente nella squadra più invidiata del pianeta. Il Psg. Con buona pace del Barcellona, un popolo che adesso dovrà farsene una ragione. E lo sa bene Pique, attimi e post. Opere di convincimento e lacrime, ragioni. Brividi. Dal 'se queda' al 'te quiero, amigo'. Caratteri nostalgici, scritti da un difensore a un genio assoluto. Neymar e Pique. Amici, sempre, ma ora rivali. Prima, però, una lettera:
"Dal momento in cui sei arrivato, ti ho visto come un fratello minore. Tutto quello che facevi, il tuo modo di intendere la vita e il calcio. Eravamo molto simili e ci siamo avvicinati rapidamente. E' stato un piacere enorme averti al mio fianco in questi anni. Mi restano tutti i momenti che abbiamo trascorso insieme, dentro e fuori dal campo. Sono felice che hai vinto tutto con la maglia del Barça. Questo resterà per sempre. Giocatori come tu fanno più grande questo club e la sua storia. Spero che il futuro ti vada alla grande. Meriti che i tuoi sogni che ti restano da compiere diventino realtà a Parigi. E per concludere, ricorda di far sempre quello che faceva il nostro amico JC: MAGIA. Ti voglio bene, Gerard". La foto di un abbraccio, la nostalgia di una lettera d'addio: e Neymar al Psg.