Dai 3 punti ai 30 e lode: ecco la squadra dei calciatori laureati
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Data: 15/03/2022 -

Dai 3 punti ai 30 e lode: ecco la squadra dei calciatori laureati

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Nel terreno dei luoghi comuni spesso si può inciampare nella convinzione che calcio e studio non possano andare d'accordo. Il tempo speso ad inseguire un pallone forse non lascia abbastanza spazio ai libri. Ma non sempre è così. Ci sono infatti dei casi in cui un calciatore, oltre che vincerlo, un titolo l'ha conseguito. Magari all'università, diventando così… Dottore.

Il caso più recente è quello di Tommaso Cassandro, terzino del Cittadella, che in mattinata si è Laureto in Scienze Motorie, e in questo momento sta giocando una partita di Serie B contro la Reggina. Sempre in questa stagione di B anche Loris Zonta, centrocampista del Vicenza, si è laureato in Psicoeconomia con valutazione 98 su 110 Lode.

Francesco Forte, attaccante del Venezia, nel febbraio del 2021 ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Roma "Niccolò Cusano" con una tesi sul Rapporto di Lavoro del Calciatore Professionista.

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Dottore è anche il calciatore del Torino, ed ex Juventus e Genoa tra le altre, Tomas Rincon. Il centrocampista, infatti, attraverso i suoi canali ufficiali social ha pubblicato una foto dove annunciava la sua laurea specialistica in gestione dello sport. Ecco le sue parole: "Felice e onorato di aver terminato la mia laurea specialistica in gestione dello sport. Convinto che la crescita personale debba essere un impegno permanente"

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Protagonista in campo universitario anche Luigi Carillo, difensore di proprietà del Genoa, appena laureatosi in Economia Aziendale... ovviamente da casa. Il classe 1996 ha trascorso l'ultima stagione in prestito alla Sambenedettese, appena 4 mesi fa gli rimanevano ancora tre esami per completare il percorso di studi. Il lockdown ha reso tutto più facile, regalando a Luigi del tempo prezioso da dedicare ai libri, al punto da riuscire a laurearsi - nonostante le tante ore trascorse sul campo - ad appena 23 anni.

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Ci è riuscito anche a Alberto Rizzo, terzino sinistro classe '97 del Cittadella, laureato in Scienze Motorie. Un traguardo importante per il giocatore che in questa stagione ha collezionato 8 presenze in Serie B e 2 in Coppa Italia. 

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Oltre a loro, nel 2019 anche il difensore classe '97,  Marco Chiosa della Virtus Entella, che si è laureato all’Università di Torino in scienze politiche e sociali discutendo la tesi su “ I social network e il mondo del calcio”. Prima ancora, era stato Luca Mora della Spezia a discutere - via Microsoft Teams, con l'Università degli Studi di Parma - la tesi "Modalità e mondi possibili": dopo la promozione in Serie A con la Spal e il sogno di ripetersi quest'anno in Liguria, Mora è riuscito così a tagliare un nuovo traguardo anche durante lo stop dei campionati.

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Prima di lui, in piena emergenza Coronavirus, c'era stato invece Alessandro Gabrielloni dottore da metà aprile in “Economia: Banche, Aziende e Mercati”. Sempre da remoto, l'attaccante del Como aveva discusso con l’Università di Macerata la tesi “Cambiamento demografico e implicazioni macroeconomiche in Italia”, il tutto con uno strano particolare. Camicia sì... ma con sotto il pantaloncino della sua squadra: "Tanti auguri dottore! (e complimenti per la scelta del pantaloncino)", seguiranno i complimenti del Como sui social.

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Un anno fa era la volta di Lorenzo De Silvestri, che si è laureato in economia aziendale a Roma con una tesi sul 'Marketing strategico come strumento competitivo delle Società Sportive'. Meno di due settimane prima del terzino del Torino, c'era stato Matteo Bruscagin del Venezia. Un 103 in marketing e comunicazione aziendale che si è andato ad aggiungere ad una lista di giocatori laureati. Come Christian Puggioni, portiere ex Sampdoria e ora a Benevento, laureatosi in Giurisprudenza.

E quindi il Dottor D, Edin Dzeko, fino ad arrivare a un giocatore di Serie D, Dario Bova, che dopo la laurea in giurisprudenza adesso ha ottenuto anche l'abilitazione da avvocato. Cinque promozioni e poi questo risultato lontano dal campo: “Soddisfazione enorme. Una gioia grande, come aver vinto tutti quei campionati in una volta sola”, le parole di Bova ai nostri microfoni. Uno che ha seguito un po' la strada tracciata da Guglielmo Stendardo, perché anche lui ha deciso di riprendere i libri e affrontare il Diritto e non solo gli avversari in campo. Altri difensori laureati del calcio italiano sono Giorgio Chiellini e Nagatomo: il primo ha indossato la corona d'alloro dopo aver terminato i suoi studi in Economia e Commercio all'Università di Torino (con tesi su “Il bilancio di una società sportiva, il caso di Juventus Football Club”), il secondo invece si è laureato in Economia Politica presso l'Università di Meiji di Tokyo.

 

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Come Chiellini, anche De Jong ha una laurea in Economia, mentre Zeljko Brkic ha optato per studi storici e con una tesi su Creta e Micene si è laureato, appunto, in Storia. In casa Feralpisalò invece i dottori sono tre: Andrea Settembrini e Niccolò Romero, entrambi laureati in Scienze Motorie. “Il momento della proclamazione è stato emozionante come un gol al novantesimo… magari sotto la curva!”, aveva raccontato proprio Settembrini a GianlucaDiMarzio.com. C'è pure Luca Guidetti, che però si è laureato in precedenza. E anche ripescando dal passato più o meno recente del calcio italiano, troviamo altri calciatori dottori come Valerio Fiori, Mario Ielpo (entrambi in Giurisprudenza) e Fulvio Bernardini soprannominato non a caso 'Professore' che si laureò in Scienze Economiche. Ma i dottori nel calcio italiano non sono solo in campo. Tra gli allenatori troviamo Massimo Oddo, laureato in Scienze giuridiche, economiche e manageriali dello sport (con tesi sul Milan Lab, in seguito alla sua esperienza in rossonero), e l'avvocato Fabio Pecchia. Tra i dottori c'è anche Luca Ariatti, ex giocatore e ora agente di molti giovani talenti: è laureato in scienze giuridiche, economiche e manageriali dello sport.

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Insomma il calcio italiano accoglie diversi calciatori o allenatori laureati a dimostrazione che studio e pallone può essere un binomio vincente, come passare dalla voglia dei 3 punti a quella di un 30 e lode.



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