Ha vinto sei scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Ha giocato 432 partite con la Juventus, segnando 39 gol: stiamo parlando di Antonello Cuccureddu e il suo nome figura tra i 50 della 'Walk of fame' dello Juventus Stadium. Oggi ha 72 anni ma la passione per il calcio non gli è certo passata.
È sempre lì Antonello: al campo. Non a giocare con altre vecchie glorie, ma ad allenare e all'occorrenza anche a disegnare le linee di fondocampo nel terreno di gioco della sua scuola calcio ad Alghero (di cui fa anche l'allenatore alla squadra degli Esordienti): una foto pubblicata dal figlio Luca su Facebook ha fatto il giro del web. Eccolo qui, sempre sorridente. Gli basta un campo da calcio, anche di terra: "Quando ero bambino giocavo sul fango, o per strada", ha raccontato al Corriere della Sera, "Ora per i genitori sembra che se non c'è il campo in erba i figli non possano giocare. Invece si impara di più. Basti pensare agli stop: qui sono più difficili".
Le parole di Cuccureddu
"Mi diverto sempre, anche a disegnare le linee. Non lo faccio sempre io, a volte lo fa mio figlio", ha raccontato Cuccureddoal Corriere della Sera. Poi prosegue: "Funziona sempre benissimo (si riferisce all'attrezzo con cui disegna le linee, ndr). Stendiamo il filo prima sull'area, poi sulle linee laterali, quindi si traccia e si passa sopra con la calce. Se non piove, dura due settimane".
Le regole della sua scuola calcio
Poi Cuccureddu ha spiegato le regole ferree che impone ai ragazzi della sua scuola calcio: "Chi non va bene a scuola, sta in panchina. Ai genitori consiglio di togliere il telefonino, il pc ai ragazzi che non studiano, ma non lo sport che è scuola di vita, altrimenti viene la depressione. E in partita scende in campo solo chi si allena".
L'INTERVISTA INTEGRALE LA TROVATE NELL'EDIZIONE ODIERNA DEL CORRIERE DELLA SERA