Con tutti i club presenti nella capitale inglese, in Premier League si discute sempre di chi sia la città di Londra, come se fosse un feudo da conquistare e poi proteggere dalle invasioni nemiche.
Anche gli ex giocatori delle squadre londinesi difendono questo diritto. Per fare un esempio Serge Gnabry, ala del Bayern Monaco, dopo aver segnato 4 gol e vinto 7-2 in casa del Tottenham in Champions come primo pensiero ebbe quello di scrivere “London is Red” sui suoi profili social.
Eppure lui non era stato trattato benissimo dall’Arsenal, ma i legami sono troppo importanti per essere spezzati.
Vieira non perde mai dall’Arsenal
Lo sa bene Patrick Vieira, che in estate ha abbandonato la carriera di opinionista tv e ha ripreso quella di allenatore, interrotta per qualche mese dopo l’esonero di Nizza. Con Henry e Bergkamp nel 2004 fece parte della squadra degli “invincibles”, ovvero quell’Arsenal che fu capace di vincere la Premier League senza nemmeno subire una sconfitta. Unico e irripetibile.
Nove stagioni e più di 400 presenze con i Gunners sono una parte di cuore troppo importante per l’ex centrocampista francese. E lo ha dimostrato anche nella sua quarta uscita sulla panchina del Crystal Palace.
Vieira ha mantenuto un altro record particolare quanto storico: fra la carriera da giocatore e quella da allenatore, non ha mai perso dal Tottenham in casa propria. Poco importa se questa volta ha superato gli Spurs con un’altra squadra, i rivali storici dell’Arsenal non hanno chance con lui.
Per un sabato, Londra non è stata né blu per il Chelsea né rossa per l’Arsenal né bianca per il Tottenham, ma rossoblù per il Crystal Palace.
Zaha è tornato. Edouard subito da record
I meriti del 3-0 contro gli uomini di Nuno Espirito Santo? Suddivisi fra l’allenatore e un Wilfred Zaha formato “vintage”, che si è trasformato in quel giocatore devastante che gli appassionati avevano imparato a conoscere all’inizio della sua carriera. Un gol, un assist e una prestazione da giocatore completo e trascinatore.
Dalla panchina poi, un altro record. Odsonne Edouard è diventato il giocatore che ha segnato più velocemente all’esordio in Premier League nella storia del campionato. Solo 28 secondi, per il suo 2-0 che ha congelato la partita per gli uomini di Vieira.
Non contento ha poi centrato la doppietta nel recupero, rendendo perfetti i suoi primi minuti a Selhurst Park, come confermato nel post partita: “È stato il debutto dei miei sogni”.
Cresciuto fra settore giovanile del Paris Saint-Germain e prestito al Tolosa, l’attaccante francese classe ’98 è esploso in Scozia al Celtic. La fiducia di Brendan Rodgers (oggi al Leicester) fra tutti gli ha restituito la convinzione di poter essere decisivo ai più alti livelli e con il Palace lo ha dimostrato subito.
Il Tottenham perde qualche certezza, ma la stagione è appena iniziata
Il Tottenham sabato ha sofferto le assenze di Son e Sanchez, virando su Dier arretrato in difesa (che ha poi dovuto dare forfait dopo 12 minuti per infortunio). L’espulsione di Tanganga al 58’ ha poi definitivamente indirizzato la partita, anche se il Palace aveva stava già dominando, come dimostrano i tiri totali: 14 a 1 per le Eagles. Nuno Espirito Santo ora deve fare i conti con il primo stop della stagione in campionato.
Vieira intanto si tiene il record e sorride: “Abbiamo sempre giocato bene, ma questa vittoria ci può dare finalmente fiducia”. Il campionato è molto lungo e la “guerra” per Londra è appena iniziata. Tutti invitati.