Per l'Inter è iniziato il countdown scudetto. Per i nerazzurri, dopo la vittoria contro il Crotone, il titolo potrebbe essere aritmetico già domenica in caso di mancata vittoria dell'Atalanta in casa del Sassuolo. "Non ci ritroveremo, abbiamo bisogno di stare con le famiglie - racconta Conte a Sky Sport - Sappiamo che siamo a un passo dall'obiettivo, vedremo la partita a casa e sereni. Quello che accade domani è relativo, sappiamo che è tutto merito nostro".
Un percorso di crescita importante da parte dell'Inter che interromperà la striscia vincente della Juventus: "Stiamo riuscendo nell'impresa di far cadere un regno che durava da nove anni - prosegue Conte - Questi ragazzi meritano tutte queste soddisfazioni. Il campionato che stiamo facendo è figlio di una crescita costante che ha avuto questa squadra sotto tutti i punti di vista. Abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di straordinario, tornando a vincere lo scudetto".
"Ad un passo per entrare nella storia"
Continuando a sottolineare i meriti della squadra, Conte ha evidenziato l'unita del gruppo nerazzufrro: "C'era da fare un percorso per arrivare a vincere ed essere considerati vincenti. Siamo saliti tutti sulla stessa barca, abbiamo condiviso un sogno e remato tutti dalla stessa parte per entrare nella storia dell'Inter. Se vinci entri nella storia, altrimenti sarai uno dei tanti. Questi ragazzi sono ad un passo dal farlo".
"Venire all'Inter è stata la scelta più difficile"
Conte, infine, ha parlato delle differenze tra le sue esperienze con Juventus e Inter: "Sono due situazioni di enorme difficoltà. Alla Juventus venni chiamato dopo la promozione con il Siena, la Juventus non si era qualificata in Champions e non c'erano un indirizzo e una visione. Quando ho iniziato quel percorso sono stato fortunato perché ho trovato un presidente tifoso e abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Siamo partiti senza i favori del pronostico, abbiamo battuto il Milan di Ibra e l'Inter del triplete. Da lì è partito un ciclo importante".
"Venire all'Inter è stata la scelta più difficile - prosegue Conte - In tanti si sarebbero nascosti dietro tante cose, io mi sono messo in discussione perché amo le grandi sfide. Rimango tifoso di tutte le squadre che ho allenato, ma divento anche il primo tifoso della squadra che sto allenando. Non è stato semplice entrare nel cuore di tutti i tifosi interisti, però ho sempre dato tutto per questa società come quelle del passato. Mi sono messo in gioco in maniera importante".