"Proprio lui", deve aver pensato Marassi. Domenico Criscito, capitano del Genoa, prossimo all'addio, ha fallito l'occasione che non solo avrebbe permesso al Grifone di pareggiare il derby contro la Sampdoria in extremis, ma avrebbe anche aumentato le chance salvezza.
Succede tutto nel recupero del secondo tempo: l'arbitro Maresca consulta il Var per un tocco di mano in area di Alex Ferrari, e concede il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Domenico Criscito, ma Audero para. Dopo un ulteriore check del Var, la posizione del portiere italo-indonesiano sulla linea di porta viene accertata come regolare. Così, il Genoa non riesce ad agganciare la Sampdoria e soprattutto non accorcia il gap dal Cagliari sconfitto alla Unipol Domus dall'Hellas Verona nè quello dalla stessa Samp, rimanendo terz'ultimo.
Samp-Genoa, l'errore di Criscito
Criscito, prima di oggi, aveva sbagliato due rigori in carriera: al Franchi contro la Fiorentina e al Tardini di Parma contro i padroni di casa. Per il resto, tutte reti: 24, in totale, dal dischetto. Il capitano si appresta a lasciare i colori rossoblù a fine anno e avrebbe voluto salutarli in altro modo.
Criscito ha lasciato il campo in lacrime, supportato dall'affetto dei compagni. Si è rivolto ai tifosi genoani chiedendo loro scusa, con un eloquente gesto delle mani. Gli stessi tifosi che hanno salutato i calciatori con dei fischi: prima volta dopo molte partite piene di applausi e sostegno per la squadra di Blessin.