Prima il Napoli, poi la Roma. La Cremonese con Davide Ballardini in panchina non ha cambiato la sua posizione di classifica ma ha conquistato una storica semifinale di Coppa Italia. Sognatrice e 'ammazza-grandi' insieme. Ha appena 8 punti, collezionati in 20 partite di Serie A, ma ora è anche lanciata verso il penultimo atto della competizione, in cui affronterà la Fiorentina. Un paradosso ma anche il manifesto dell'impatto incredibile di Davide Ballardini sulla panchina della neopromossa.
La Coppa... Balla
Protagonista. Uomo degli esordi (QUI il dato), ma non solo. Alla sua prima partita sulla panchina di una Cremonese in piena crisi di risultati in campionato, Ballardini ha eliminato il Napoli di Luciano Spalletti primo in classifica al Maradona. E due settimane più tardi si è ripetuto. All'Olimpico e contro José Mourinho, aggiungendosi a Guardiola, Conte e Simeone come allenatore che in carriera ha eliminato il portoghese in due competizioni diverse (Coppa Italia, appunto, e Supercoppa Italiana nel 2009).
Seconda semifinale della storia per la Cremonese, dopo quella del 1986/87. Un'altra neopromossa che raggiunge questo traguardo dopo il Cagliari della stagione 2004/05. Una rarità. Ma non solo. "Una prestazione da squadra veramente di buon livello - ha detto Ballardini a fine gara ai microfoni di Mediaset -. Non immaginavo potessimo giocare così e con questa personalità.
Cercheremo di essere così bravi sempre, anche in campionato. Anche perché per noi sono tutte partite da dentro o fuori". E a chi gli chiede se la salvezza sia alla portata, Ballardini non prosegue parlando di "cammino complicato", perché sarebbe una definizione fin troppo "ottimistica". Lui, che non intende nemmeno auto-definirsi un 'esperto di salvezze' ma che sa che l'unico modo per provarci fino all'ultimo è "con queste prestazioni. Solo così puoi raccogliere qualche punto anche in campionato. Facciamo grandi partite, meritiamoci dei punti e vediamo dove arriviamo".