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Costa d’Avorio: dal rischio eliminazione a una semifinale insperata

L’incredibile percorso della Costa d’Avorio in Coppa d’Africa

Le montagne russe non sono finite. La Costa d’Avorio è ancora viva: non solo, ora si giocherà da favorita una semifinale di Coppa d’Africa. 

Gli “Elefanti” stanno vivendo un percorso inedito, fatto di entusiasmo e fortuna, di cuore e imprevisti. Rappresentano la nazione ospitante, hanno passato il girone per “miracolo”; dunque hanno cambiato il CT in corso d’opera. Ora si avvicinano sempre di più al loro terzo trofeo continentale, dopo quelli del 1992 e del 2015. 

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I gironi: dal successo iniziale al tracollo con la Guinea

La Costa d’Avorio aveva esordito con una vittoria non brillante contro la Guinea Bissau: un 2-0 netto ma che non ha convinto sotto il profilo del gioco. Poi due sconfitte: quella contro la Nigeria, preventivabile, e poi quella clamorosa contro la Guinea Equatoriale. Un 4-0 che suonava come la fine di un percorso, di un sogno iniziato anni prima, da quando il torneo le era stato assegnato. Nel mezzo c’erano stati rinvii e polemiche, l’attesa era cresciuta: come potevano due risultati negativi annullare l’entusiasmo di un popolo di 27 milioni di abitanti? 

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È qui che entra in gioco la fortuna: mentre i tifosi protestano, assaltando il bus della squadra, la Costa d’Avorio si qualifica agli ottavi. Lo fa grazie alle regole del ripescaggio: delle sei nazionali che si sono classificate al terzo posto nei gironi, è la quarta per rendimento. Il minimo sindacale per passare alla fase successiva.

L’esonero del commissario tecnico 

Nel frattempo, però, il cambio in panchina. Esonerato Jean-Louis Gasset, in carica dal 2022, al suo posto arriva il quarantenne Emerse Faé. Ex centrocampista del Nizza e del Reading, dopo essere stato il vice di Gasset viene investito della qualifica ad interim. Si era parlato anche di una vecchia conoscenza, quell’Hervé Renard che ha già vinto due volte la Coppa d’Africa, una proprio con gli Elefanti nel 2015. Ma Renard è il CT della Francia femminile, e quindi il sogno rimane irrealizzato. 

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L’eliminazione diretta: Senegal e Mali

L’eliminazione diretta è a dir poco rocambolesca. Prima la partita contro il Senegal campione in carica, agli ottavi. Vantaggio di Diallo, pareggio di Kessie su rigore all’86’. Si va ai rigori ed è decisivo ancora una volta Kessie, che segna quello della vittoria. I quarti assumono contorni ancora più epici. L’avversaria è il Mali, che passa in vantaggio con Dorgeles. Il pareggio che tiene in vita gli Elefanti arriva al 90′ con Adingra, giovane attaccante lanciato da De Zerbi al Brighton. Poi il gol del 2-1, che evita un’altra serie di rigori, di Oumar Diakhité. In tutto ciò, il Mali si era visto annullare un rigore con il VAR e ne aveva sbagliato uno al 17′; e la Costa d’Avorio aveva dovuto giocare in dieci uomini dal 43′ per l’espulsione di Kossounou. 

Ora l’avversaria in semifinale sarà una sorpresa di questo torneo, la Repubblica Democratica del Congo. Il destino sembra essere dalla parte degli Elefanti: mancano ancora pochi passi per trasformare il sogno in realtà.