Lukaku: "Mi manca mio figlio. Sono quasi andato fuori di testa"
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Data: 19/03/2020 -

Lukaku: "Mi manca mio figlio. Sono quasi andato fuori di testa"

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23 gol in 35 partite stagionli per Romelu Lukaku, che nella sconfitta subita dall'Inter sul campo della Juventus non è riuscito a segnare ma era comunque in campo. E' bastato questo per doversi adeguare ad una quarantena obbligatoria data la notizia della positività di Rugani al Coronavirus, motivo per cui tutti i nerazzurri sono stati messi in isolamento. Lontani dalla Pinetina, lontani da un pallone. Non è facile nemmeno per loro, che sono sì dei calciatori ma che hanno anche una famiglia. 

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"Quasi fuori di testa"

"Sono quasi andato fuori di testa un giorno. Non posso uscire, non posso fare shopping. Sono rinchiuso in casa. Mi manca la quotidianità, lo stare con mia mamma, con mio figlio e mio fratello". Lo ha raccontato lo stesso Lukaku in una videochiamata con l'ex attaccante inglese Ian Wright trasmessa sul canale Youtube di quest'ultimo: "E' brutto, non puoi avere contatti. Mi manca allenarmi e giocare di fronte ai
tifosi. Inizi ad apprezzare ciò che hai e sono fortunato"
, ha continuato. I giorni di isolamento sono ormai nove: "Con la mente torno a quando ero bambino e non avevo niente. Bisogna stare attenti. Mia mamma per esempio ha il diabete, quindi non posso nemmeno andare a casa e toccarla. Sto col mio fisioterapista, mi portano il cibo ogni giorno. A mezzogiorno arriva puntuale il pranzo, mangio pesce e verdure".

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Non si sgarra con Conte, nemmeno in quarantena. Alimentazione corretta al primo posto, subito dopo c'è l'allenamento: "Mi hanno procurato una cyclette. Ho chiesto nella nostra chat di gruppo chi ne avesse una a casa e dopo due ore ne hanno portato una a ciascuno di noi". E' fondamentale tenersi in forma nonostante tutto perché poi il campionato riprenderà (QUI le ultime sulla data) e l'Inter è a nove punti dalla Juve capolista ma ha ancora una partita da recuperare: "Fino a quando la matematica non dirà il contrario. continuerò a crederci. Il problema in questa stagione è che
non abbiamo approfittato delle sconfitte della Juventus". 

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"Quella volta che Conte mi ha sgridato davanti a tutti"

Già, i bianconeri. A Torino poteva finirci anche lui, in estate è stato vicinissimo alla squadra di Sarri: "E' vero, ma la mia mente è sempre stata
all'Inter e al suo allenatore
. I nerazzurri erano la mia squadra preferita da bambino grazie ad Adriano, Ronaldo e Christian Vieri, con il quale ora ho un ottimo rapporto. Conte mi voleva già  al Chelsea, non ho mai avuto dubbi e fin da quando sono arrivato a Milano mi sono concentrato sull'allenamento e sul ritorno alla forma migliore". 

Lo ha fatto sotto le direttive e i consigli di Conte appunto, il cui metodo è rigoroso: "Il primo tempo della partita che abbiamo giocato lo guardiamo il lunedì - ha svelato Lukaku - la ripresa il martedì. Non si può certo dormire durante il filmato, perchè Conte ti becca. I tuoi errori li mette in evidenza davanti a tutti. Con me lo ha fatto dopo il match contro lo Slavia Praga. Per cinque minuti ha parlato di quando un difensore alto come Cesar
Azpilicueta (1,78 m n.d.r) ha vinto un duello contro di me e ha festeggiato come dopo un gol. Mi ha martellato davanti a tutti. E' stata la prima volta che mi è successo in dieci anni di carriera. In quel momento o reagisci e inizi a giocare bene oppure ti butti giù. Io però non potevo essere così infantile e ho continuato a lavorare". 

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