Domenica 15 marzo il Vicenza - che ha festeggiato la sua fondazione pochi giorni fa - avrebbe dovuto affrontare davanti ai propri tifosi la Sambenedettese. Un normalissimo match di Serie C in un pomeriggio saloggiato al Romeo Menti, con la speranza di continuare la cavalcata verso la Serie B. La squadra di Di Carlo, infatti, vola in testa alla classifica a quota 61 punti, sei in più della Reggio Audace seconda. Merito di un cammino ottimo, fatto di appena due sconfitte in 27 giornate. Dall'altra parte i ragazzi di Paolo Montero non stavano vivendo un buon momento: quattro sconfitte nelle ultime cinque sfide di campionato e zona playoff scippata dalla Fermana decima.
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Purtroppo l'allarme Coronavirus ha fermato tutto. Dalla Serie A alla Serie D, passando anche per il girone B della Serie C appunto. Le due squadre non scenderanno in campo, non giocheranno per un gol o per una vittoria. Non si esce di casa, i giocatori vivono tutti la loro quarantena. Ecco perchè hanno deciso di giocarla... dai rispettivi salotti. No, non ci sono 22 calciatori a rincorrere un pallone, ma solo uno per parte: il Vicenza ha schierato Alessando Marotta, punta classe 1986 a quota otto gol stagionali: la Sambenedettese, invece, si è presentata con Emilio Volpicelli, ala destra classe 1992.
Il primo ha palleggiato, in calzini, con una pallina. Il secondo ha scelto il pallone, a piedi nudi. L'invito è sempre il solito: "Ci vediamo presto. Distanti, ma uniti".