È stato firmato il dpcm del 17 maggio da Giuseppe Conte. L'Italia apre davvero, sempre di più, alla fase 2. Lo fa non soltanto con la prima del Primo Ministro, ma anche con quella di Roberto Speranza, Ministro della Salute. È confermato l'obbligo dell'uso delle mascherine nei luoghi pubblici, e una sorta di quarantena preventiva per chi ha più di 37,5 gradi di temperatura. Aperti parchi, ville e giardini pubblici con un metro di distanza per i frequentatori e due per l'attività sportiva. Potranno riprendere gli allenamenti per sportivi professionisti ma è anche confermata la sospensione di eventi e competizioni di ogni ordine e disciplina. Dal 15 giugno poi riapriranno anche i centri estivi "al chuso o all'aria aperta", ma Regioni e Province autonome possono stabilire date diverse. E tornano anche le manifestazioni pubbliche "soltanto in forma statica" e nel rispetto delle misure di sicurezza.
Le piscine
Niente porte aperte per ora per centri benessere, centri termali, centri culturali e centri sociali , come prevede il paragrafo z dell'articolo 1 del Dpcm. Confermata la riapertura al pubblico di negozi al dettaglio con distanza di un metro, ingressi con modalità dilazionate e riaprono anche bar, ristoranti e pasticcerie, oltre alle mense e al catering continuativo. Dal 25 maggio potranno riaprire anche le piscine, ma le Regioni potranno anticipare o posticipare le aperture, con varie regole (disinfettare le sdraio, i lettini, gli ombrelloni a ogni cambio di persona o nucleo familiare, o calcolare la densità di affollamento in una vasca).
Per chi arriva dall'estero
Chi arriva in Italia dovrà consegnare all'imbarco una dichiarazione con i motivi del viaggio, l'indirizzo di dove risiederà in eventuale isolamento fiduciario di 14 giorni e un numero di telefono per essere rintracciato. Dal 3 giugno comunque l'Italia riapre le frontiere con i Paesi Ue, con il Regno Unito, Andorra e Monaco. Restano comunque sospesi i servizi di crociera da parte di navi passeggeri di bandiera italiana.