Domani, alle ore 21, il Tottenham ospiterà il Rennes nella sesta e ultima giornata di Conference League. È scoppiato un cluster negli Spurs. La gara non è a rischio rinvio, a differenza di quella di Premier League contro il Brighton (Clicca qui per scoprire tutti i dettagli).
Più che sulla gara, Antonio Conte ha spostato l'attenzione sul cluster scoppiato negli Spurs: "Ogni giorno abbiamo sempre più casi. Ora ci sono otto calciatori e cinque membri dello staff. Siamo tutti abbastanza spaventati. Perché dobbiamo rischiare? Questa è la mia domanda. Oggi sono stati riscontrati altri due positivi. E domani, ce ne saranno ancora? Potrei esserci anche io tra loro? Non lo so. Meglio me che un giocatore sicuramente. Ma non penso non sia giusto per nessuno. Tutti noi abbiamo contatti con le nostre famiglie".
"Situazione strana e assurda"
L'allenatore italiano non pensa al campo, ma si interroga se sia o meno giusto giocare in queste condizioni: "La situazione è strana e assurda, mi rende triste perché mi ritrovo qui a parlare di calcio, dei miei giocatori e dell'atmosfera che vorrei trovare domani, invece di parlare delle persone che hanno il Covid. Non so che succederà. Non è bello vivere questa situazione".
Sulla gara contro il Rennes ha poi aggiunto: "Parlare di calcio oggi è impossibile, quel che sta succedendo mi sta rattristando. Abbiamo undici giocatori disponibili. Oggi ci siamo allenati e a fine allenamento un giocatore che avrebbe dovuto giocare è diventato positivo", ha concluso l'ex allenatore di Juventus e Inter.