Commisso: "Sono amareggiato e deluso, mi devo fermare a riflettere"
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Data: 01/02/2022 -

Commisso: "Sono amareggiato e deluso, mi devo fermare a riflettere"

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Le dichiarazioni del presidente viola sulla cessione di Vlahovic alla Juventus e sulle critiche ricevute
Le dichiarazioni del presidente viola sulla cessione di Vlahovic alla Juventus e sulle critiche ricevute

La cessione di Dusan Vlahovic alla Juventus per 70 milioni più 10 di bonus, non ha lasciato indifferente Firenze nei confronti dell'operato del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. Per questo il presidente italoamericano ha voluto far chiarezza sulla cessione dell'attaccante serbo rispondendo anche alle critiche ricevute in questi giorni.

  

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 "Non posso accettare le cattiverie e le offese ricevute in questi giorni"

 

Sono molto amareggiato e deluso, mi devo fermare per riflettere. Pensavo di aver dimostrato con i miei comportamenti, non solo io ma anche la mia famiglia e Joe Barone, quali sono i miei principi e i miei valori. Sono arrivato a Firenze e non ho comprato una villa, una casa al mare o una barca, ma ho messso tutta la mia disponibilità economica a disposizione della Fiorentina. Anche quando Firenze ha avuto bisogno di aiuto, non mi sono tirato indietro aiutando gli ospedali. La cattiveria e le offese che ci sono state in questi giorni non posso accettarle, mi lasciano molto deluso”, così Rocco Commisso ai canali ufficiali del club viola.

 

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Il presidente della Fiorentina si è poi soffermato sul rapporto con Firenze e sull'addio di Vlahovic: “A fine novembre i dottori qui in America mi avevano chiesto di rimanere e di non partire per Firenze, perché mi dovevano curare, ma sono partito ugualmente sperando di poter dare il mio contributo e fare ragionare Dusan e i suoi procuratori, invece mi sono ammalato e mi sono arrabbiato ancora di più. Con Dusan le ultime volte che ci siamo visti, non mi ha nemmeno salutato. Comunque mi devo ancora curare e non so quando potrò tornare a Firenze per poter stare vicino alla squadra e ai tifosi”.

Sulla cessione di Vlahovic: “E’ stata una cosa complicatissima per me e per coloro che lavorano nella Fiorentina. Alla fine di novembre sono tornato per provare a chiudere questo contratto, ma i suoi procuratori sono stati disonesti e bugiardi. Abbiamo discusso, c’è stato un incontro, aspettavo risposte da lui, ma il giorno dopo dovevamo vederci la mattina per chiudere questo contratto e invece di avvicinarsi a quello che era stato negoziato con i miei dirigenti, loro ci hanno dato una grandissima sorpresa: il contratto di Dusan di 4-5 milioni netti non è più abbastanza, ne vuole 8 netti all’anno, oltre a 3 milioni agli agenti che avevamo concordato che sono diventati 6. Se Dusan vuole questi soldi perché sta facendo più gol, perché anche lui ne deve prendere di più? I procuratori sono pagati di più quando il giocatore viene pagato di più. Sulle commissioni non dovevamo dare solo il 10% ma anche l’esclusività di venderlo. Barone e Pradè sono andati in Inghilterra a trattare con molte squadre, ma ogni volta che c’era un’offerta i procuratori e il giocatore dicevano di no, questo perché avevano un accordo di rimanere qui a Firenze fino a giugno e rovinare la Fiorentina: andare in scadenza come sta accadendo con Mbappé al PSG, Insigne al Napoli, Donnarumma e Kessie al Milan o Dybala alla Juventus”.

"La cessione di Vlahovic è un'operazione buonissima che ci permette di guardare al futuro"

 

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Sull'affare con la Juventus anche in ottica bilancio: “Un’operazione buonissima, qualcuno l’ha definita un capolavoro. Qualcuno gli ha dato 8 e qualcuno gli ha dato 5. La Fiorentina oggi ha 75 milioni di ricavi: si può dire che il cartellino di Vlahovic è il 100% dei nostri ricavi. E' il più grande trasferimento fatto in Italia nel mercato di gennaio, ci ha dato l’opportunità di guardare al futuro e non più al passato. E’ impossibile oggi per la Fiorentina competere con chi fa 400 milioni di ricavi. La situazione è che con questi ricavi, il proprietario non può mettere ogni anno 50 milioni come è  stato fatto negli ultimi 2 anni e mezzo. A fine dicembre abbiamo speso di già 314 milioni nella Fiorentina, di cui 34 sul Viola Park, 160 per comprare la Fiorentina e 110 per aiutare la Fiorentina a mettere i suoi conti a posto. Non abbiamo usato banche per aiutare la Fiorentina. 110 milioni nel giro di 2 anni e mezzo sono troppi. La grande promessa che ha fatto Rocco ai fiorentini è che non porterà la Fiorentina al fallimento”.

Commisso ha anche chiesto compattezza nell'ambiente: "La stagione in corso ci sta regalando grandi soddisfazioni sportive e la società all'interno è molto unita. Tutte le scelte vengono condivise tra noi e Italiano che sta facendo un lavoro eccellente. Bisogna remare tutti dalla stessa parte. Con il lavoro e la dedizione si può superare qualsiasi ostacolo: la Fiorentina è una squadra e non un singolo giocatore e ne darà dimostrazione nelle prossime partite".



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