Giornata di presentazioni in casa di Udinese o meglio, di ritorni. Dopo l'ufficialità comunicata nelle ultime ore, Gabriele Cioffi ha rilasciato le sue prime dichiarazioni - in qualità di nuovo allenatore del club bianconero - nel corso della conferenza stampa di presentazione.
Udinese, le parole di Collavino e Balzaretti
Prima di lasciare la parola a Gabriele Cioffi, sono intervenuti il direttore generale Franco Collavino e il Responsabile dell'area tecnica Federico Balzaretti. "Se siamo qua è perché siamo intenzionati a trovare una soluzione per dare una svolta. Ringrazio Andrea Sottil e tutto il suo staff per quello che hanno fatto in questo anno e mezzo. La nostra scelta di Cioffi esclude ipotesi fuorvianti: lui ha fatto una scelta di accettare un'offerta economica e di andare via e oggi l'Udinese gli offre la possibilità di ritornare. Siamo consapevoli che i risultati non sono in linea però tengo a sottolineare che i tifosi si sono sempre comportati correttamente in questa stagione sostenendo i ragazzi fino al 90esimo".
Udinese, Cioffi: "Ringrazio la società. C'è tanto da lavorare"
Il nuovo allenatore del club bianconero ha esordito così: "L'emozione principale è la felicità di aver avuto una seconda chance che nel calcio non è facile. La prima volta può essere fortuna ma la seconda è destino. Ringrazio la società, sono cambiato in un anno. Mi sento maturato e cresciuto".
Gabriele Cioffi ha poi proseguito: "Sono stati venduti giocatori importanti ma è un'ovvietà che non appartiene al mondo Udinese. La società pesca talenti, Becao, Beto e tanti altri non erano quelli che sono ora quando sono arrivati. Sono convinto che ce ne sono tanti altri, anche quando li ho visti allenare. C'è tanto da lavorare. Il mio obiettivo è capire quello che hanno nella testa loro perché il loro potenziale non è in discussione. I giocatori che prende l'Udinese sono con potenziale e devo capire perché non si sta esprimendo al meglio. Ho trovato un bel gruppo e in salute".
Riguardo al suo ritorno a Udine: "Se la società non avesse percepito una buona fede e una personalità da parte mia non sarei mai stato qui. Hanno capito la mia ingenuità. È stata una scelta professionale e credo vada rispettata. Giustamente può aver ferito la sensibilità di qualcuno ma il legame mio con il Friuli è forte perché ho trovato amicizie profonde. È una terra che amo e rispetto. Sta a me far ricredere le persone.
Riguardo alla qualità della squadra e come si dovranno affrontare le prossime gare: "Ci saranno sorprese dietro l'angolo. Dovremo essere preparati perché non è più il calcio di 20 anni fa. Il risultato bisogna farlo in tutti i campi e nonostante il calendario siamo fiduciosi di portare a casa qualcosa. Dobbiamo avere la consapevolezza di poter vincere con tutti. Questa squadra ha Silvestri, Walace, Pereyra, Deulofeu e Perez. Questa squadra ha bisogno di giocare per liberarsi dalla situazione presente. Non mi sono fatto tabelle, c'è da fare un passettino alla volta per uscire dal fango".