Una sfuriata in mondovisione, ricevuta da José Mourinho, ha fatto destare la curiosità di tutta l’Inghilterra: chi è il collaboratore del portoghese che ne ha suscitato l’ira ieri sera? Le domande hanno presto trovato risposta. E’ Giovanni Cerra, l’uomo che ha fatto infuriare Mou durante Manchester United-Zorya Luhansk.
Cerra è uno degli analyst dello Special One, è nato e cresciuto a Roma. Poi si è trasferito in Inghilterra, a Londra, dove ha ultimato gli studi universitari. Ma in design industriale. Le sue capacità, però, lo conducono ad esperienze di tutt’altro tipo: dopo la laurea, infatti, viene assunto da Microsoft, dove lavora per un breve periodo. Parla correttamente tre lingue e per Mourinho svolge mansioni di “traduttore”. Ma un traduttore speciale.
Il lavoro di Cerra, infatti, consiste nella raccolta e nell’analisi dei dati statistici e di come si possono tradurre, appunto, in schemi e movimenti di gioco, rendendoli poi comprensibili per i calciatori che li dovranno adottare. In particolare, il lavoro dell’analyst è capire in quale modo la squadra avversaria passa dalla disposizione difensiva a quella offensiva e quindi studiare gli accorgimenti che lo United, nei singoli, dovrà attuare. Ed è proprio su questo aspetto che Mourinho ieri ha avuto qualcosa da ridire al suo assistente. “Hanno cambiato sistema durante la partita, adottandone uno che non avevamo considerato, con Pogba che è andato in difficoltà ad un certo punto. I miei collaboratori devono sempre avere sotto controllo ogni dettaglio” ha spiegato l’allenatore portoghese dopo la faticosa vittoria di ieri. I rapporti tra i due, tuttavia, erano e restano ottimi.
Nel calcio moderno, il lavoro dell’analyst è un aspetto che sta assumendo sempre più importanza nella preparazione delle partite. Basti pensare che, ad esempio, Villas Boas ha cominciato il sodalizio con Mourinho con mansioni analoghe. L’allenatore non ne ha mai voluto fare a meno, di figure di questo tipo. Dopotutto, Giovanni Cerra è il suo special analyst.