Alan Shearer? Michael Owen? No, Miguel Almiron: da ieri, il trasferimento più costoso della storia del Newcastle. Ha solo il nome, in comune con lo sfortunato talento inglese. Trequartista e alla prima esperienza in Europa, nato in Paraguay ma Made in the US, palla al piede.
E uomo record. Anche per la Major League Soccer, è il movimento in uscita più grosso di sempre: nelle casse dell'Atlanta United sono entrati 27.5 milioni di dollari, pari a 21 milioni di sterline (per Owen il Newcastle ne spese 16.8, per Shearer 15: altri tempi, ma tant'è).
Un nuovo Golden Boy per i Magpies, portafoglio alla mano. E sul campo, Benitez lo teneva d'occhio da un anno. "Ho avuto pazienza, ma adesso possiamo contare su un vero talento. Almiron sa muoversi tra le linee, ha grande visione di gioco e dietro la punta è una garanzia. Gol e assist nel DNA".
La benedizione di Rafa non è la sola, tra gli allenatori di prima fascia. Negli ultimi due anni, il giocatore classe '94 è stato valorizzato sotto la guida di Gerardo Martino: sua l'intuizione di avanzare Almiron sulla trequarti (dietro a Josef Martinez, vecchia conoscenza del nostro calcio), innescandone un potenziale offensivo da 21 gol in 62 partite. E Atlanta United Campione di MLS 2018.
Vincente, Almiron lo è sempre stato. Anche in Argentina e in Paraguay, dove ha vinto un campionato con il Lanus (2016) e uno con il Cerro Porteño (2013). Quand'era ancora un ragazzo e un centrocampista puro. Altri mondi, altri obiettivi, altre cifre. Ora ci sono la Premier, la lotta salvezza e una promessa da 21 milioni da mantenere.