… Ionita, Pavoletti e Doratiotto. Chi? Ma dai, Riccardo. Facce perplesse. In pochi lo conoscono. Maran, in piena emergenza lì davanti, punta sul baby attaccante che già da un po' si allenava con la prima squadra. Eppure in Primavera è (quasi) sempre titolare fisso con Canzi. Dopo la promozione della stagione scorsa, quest’anno ha segnato 3 gol – tutti decisivi – contro Sassuolo, Milan e Napoli.
Figlio della Sardegna come Barella, è nato a Sestu a 13 km da Cagliari. E oggi debutta in Serie A - da titolare - proprio il giorno della centesima presenza di Nicolò. Destino rossoblù.
Occhio però, perché i Doratiotto nel calcio sono due. Riccardo e Fabio. Parenti? Sì, gemelli. U-gua-li. Facile confondersi. Anche se forse ora un po’ meno, perché Fabio – mediano – ha lasciato in estate il Cagliari ed è ripartito da Lecce.
La lontananza conta poco, vivono in simbiosi. Quando uno sbaglia soffre anche l’altro, i gol di Riccardo è come se li avessero segnati insieme. E anche loro, come i gemelli Derrick di Holly e Benji, hanno provato uno schema. Niente catapulte, giochi di… sdoppiamento. Una volta – quando ancora giocavano insieme – durante un calcio piazzato si sono messi tutti e due davanti al portiere per distrarlo. Non è andata benissima, strategia da perfezionare.
Destini incrociati: stessa partenza ma con traguardi diversi. Riccardo ce l’ha fatta. Oggi corona il sogno di una vita. Debutto in Serie A. Indimenticabile. Un ricordo da prendere e tenere nel cuore per sempre.
Bravo nel dribbling, gli inserimenti sono la specialità della casa. Esempio? Stagione scorsa, contro il Pescara: si inserisce su un calcio d’angolo e segna di… petto. Via ad esultare. Doratiotto bomber. Ha chiuso la stagione scorsa con 11 reti in campionato, Maran l’ha osservato e studiato da vicino.
Oggi lo lancia titolare la suo debutto assoluto in A. Lui vicino a Pavoletti, tra i grandi. E se è felice lui lo sarà anche il gemello Fabio.