Dopo un decennio di campagne acquisti milionarie, quest’anno il mercato del Chelsea non è nemmeno iniziato. Motivo? Il blocco imposto al club dalla Uefa per le irregolarità riscontrate nell’acquisizione di alcuni giovani. Risultato: una campagna acquisti interamente home-made. Fatta di ragazzini tornati alla base (trentotto in totale) e altri tenuti in casa: in teoria non la situazione ideale per un nuovo allenatore. In pratica la grande occasione di Frank Lampard.
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Poi le occasioni vanno sfruttate. E lui, un po’ come da calciatore, ha deciso di lasciare il segno. Avallando le cessioni di Hazard e David Luiz, chiavi di difesa e attacco, e ricominciando da altri. Fatti in casa, giovani e con potenziale. Magari inglesi, preferibilmente con un paio d’anni di esperienza. A un mese e mezzo dall’inizio della Premier qualcuno è esploso e qualcun altro semplicemente maturato. A settembre Lampard ne ha sempre schierati almeno quattro dal primo minuto. E loro ripagano: quarto posto in Premier e giganteschi margini di crescita.
A cura di Lorenzo Del Papa
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