È una Roma fuori dalla Champions, una Roma furiosa. Le scelte di Çakir non hanno convinto nessuno, anzi: "L'anno scorso siamo usciti dicendo che con il Var avremmo raggiunto la finale. Invece no, siamo a fare gli stessi discorsi anche a questo giro - ha spiegato De Rossi nel post gara a Sky Sport - il Var è uno strumento eccezionale, in futuro sarà perfetto. Questo è un errore umano, non di macchina, come abbiamo visto in Fiorentina-Inter. Peccato, sarebbe stato epico passare col 3-2".
Il discorso si sposta poi alla partita e di conseguenza a Di Francesco, che non si è presentato davanti ai microfoni: "Non voglio commentare questa cosa delicata. Spero non succeda nulla, spero che lo sforzo sia bastato a dimostrare qualcosa. Lui rimane quello che ci ha portato in semifinale di Champions. Merita stima e rispetto, poi sapoiamo che in campionato non stiamo facendo bene e che il futuro del mister dipende dai risultati".
Intanto, però, la prestazione con il Porto è stata buona: "Questo risultato deve essere una spinta - ha continuato il capitano giallorosso - la nostra stagione non finisce oggi. Si spegne un sogno in maniera brusca, ma abbiamo tante partite. Con sei punti nelle prossime due gare, il quarto posto sarebbe più vicino. La squadra ha sempre dimostrato di essere con Di Francesco pur giocando male qualche volta. Oggi ha dimostrato di stare con la testa al cento per cento".
Nei primi minuti di gara, però, troppi i palloni persi in mezzo al campo: "C'era tanta pressione su di noi e loro sono stati bravi a toglierci spazio in mezzo al campo. Poi le squadre si sono allungate e abbiamo sprecato delle partenze clamorose. Ai punti saremmo passati noi, loro all'andata hanno fatto solo un tiro sporco e niente. Delle volte perdi meritatamente come nel derby e stai zitto, oggi fa male"