Incontro andato a buon fine, firma messa e finalmente… si riparte! Dopo gli ultimi risultati negativi che avevano portato il Foggia a sollevare dall'incarico Gianluca Grassadonia e dopo interminabili ore di ricerca per il giusto sostituto, è stato finalmente raggiunto l’accordo con Pasquale Padalino, che ha così superato la concorrenza di Delio Rossi, Delneri e Calori.
Destino o meno, le strade di Padalino e del Foggia dovevano (r)incrociarsi e lo hanno fatto qualche anno dopo l'ultima volta, in una tradizione che, partita proprio da lui e proseguita con De Zerbi, Stroppa e Grassadonia, da sei anni vede sulla panchina del club allenatori con un trascorso in rossonero nelle vesti di calciatori. Foggiano di Foggia, Padalino ritorna nella sua città, sulla panchina dello Zaccheria, esattamente quattro anni dopo l’ultima volta.
Proprio Foggia, la sua città natale, ha cresciuto calcisticamente Padalino: prima nella Juventus San Michele, poi nel Foggia Calcio che l'ha notato all'età di 12 anni. Dalle giovanili, Pavone poi, lo aggrega alla prima squadra nell'anno della promozione in serie B e a soli 16 anni colleziona due presenze. L’anno successivo vede il ritorno di Zeman in panchina e Pasquale, soprannominato “Diesel” perché, seppur privo di esplosività, era dotato di grande tenacia, diventa una promessa del mister boemo che lo impiega regolarmente in entrambe le stagioni.
Raggiungono la Serie A e a quel punto Zeman inizia a preferire giocatori più esperti, così Pasquale scende in campo solo 15 volte e a fine campionato manifesta il desiderio di trasferirsi. La società reagisce male e decide di metterlo fuori rosa. Dopo la parentesi di Bologna e Lecce, a Foggia ci ritorna nella stagione 1994/95, voluto fortemente da Peppino Pavone, nell'ultima annata in serie A.
“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” ed ecco Pasquale, dal campo alla… panchina dello Zaccheria. "Dovevo fare i conti con la mia passione per la maglia, per la città e con il peso della sua storia calcistica. Senza dimenticare la voglia dei tifosi di rivivere certi momenti" è con queste parole che nel 2012 decide di accettare la richiesta del Foggia per riportare in alto la società dopo il fallimento.
Quinto posto in classifica e raggiunge addirittura i play-off: al primo turno, la squadra supera il Gladiator per poi però, essere eliminata dal Matera. Il Foggia viene ripescato In Lega Pro Seconda Divisione e nel 2014, poco prima del divorzio con la società, Padalino porta il Foggia al quinto posto e successivamente alla promozione nella nuova Lega Pro unica. Poi l’addio, o meglio, un arrivederci, durato quattro anni.
Dopo l’ultima parentesi a Lecce, iniziata nel 2016 e conclusasi con l’esonero a due giornate dal termine per aver fallito l'obiettivo stagionale della promozione diretta in Serie B, una nuova avventura attende l'ex difensore di Zemanlandia: adesso, però, inizia la “mission salvezza”, per risollevare una squadra che nelle ultime partite non ha reso quanto avrebbe dovuto.
Un cerchio che si chiude, chiamato Foggia e un nome, quello di Pasquale Padalino, che torna nella “sua” squadra. Per prima cosa si metterà da parte la pesante sconfitta di Livorno, per poter pensare subito al match contro la Cremonese, in programma domani sera allo Zaccheria. Padalino, però, non sarà ancora presente. Il neo allenatore dovrà prima risolvere il contratto con il Lecce e poi scontare la squalifica presa dopo Matera-Lecce: per questo motivo non sarà a bordo campo nelle prossime due partite e la guida della squadra sarà affidata a Pavone. L'appuntamento con una nuova prima volta sulla panchina rossonera è solo rimandato alla trasferta contro il Perugia, sperando, nel frattempo, di arrivarci già con qualche punto in più.