Avete presente il Natale? L’attesa spasmodica della notte, i regali, la serenità di un momento felice e spensierato. Ecco, a Catanzaro in questi giorni sembra proprio Natale. La partita con il Brescia, oltre a essere il primo turno di playoff per la Serie A, vale molto di più. Perchè quell’atmosfera, quella sensazione, non si respira e si vive in città da 42 lunghissimi anni. Un’apnea. Eppure Catanzaro la vive così, di felicità, di attesa, di un senso di passione intenso a tinte giallo e rosse.
Per le strade della città non si parla d’altro, l’argomento è uno solo: il Magico. Così lo chiamano da queste parti. Quella magia che si ravviva e diventa ancora più divertente in serate come queste.Una stagione vissuta tutta d’un fiato, anzi due. Sì, Catanzaro sogna da praticamente due anni ininterrotti. In un luna park infinito di emozioni che ogni settimana sembrava potersi fermare, per poi ripartire ancora più forte.
Catanzaro e la sua passione: di padre in figlio
Catanzaro è sempre stata così. Un popolo vero, assoluto, unito alla sua terra e alla squadra di calcio. Una passione vissuta in simbiosi con la città. Relegata per oltre 40 anni ad un saliscendi tra Serie B e Serie C, dal 1982 ad oggi. Tra promozioni insperate, fallimenti, delusioni, playout vinti e playoff persi. Ma oggi Catanzaro vive una nuova alba. I tempi bui della C sembrano lontanissimi. Eppure sono proprio lì, nella mente della gente che per anni ha comunque sostenuto la propria squadra del cuore.
Intere generazioni che tramandano la propria passione di padre in figlio. La Serie A a Catanzaro vive nel racconto dei nonni ai nipoti, quando Palanca segnava direttamente da calcio d’angolo e i giallorossi espugnavano Milano, Torino e Roma. Il presidente era Nicola Ceravolo, lo stesso a cui è intitolato lo stadio dove Iemmello e co. affronteranno il Brescia nella serata di sabato alle ore 20.30. Sugli spalti sarà tutto esaurito, in un tripudio di vessilli giallorossi.
Catanzaro sogna. E (ri)comincia la sambA.